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    Aggiornati i protocolli Fipav: novità su esenzioni e Under 12

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo ha aggiornato i protocolli di gara per la prossima stagione, validi per i campionati di Serie B, C, D e di categoria, per l’attività promozionale e per il Sitting Volley, e contenenti le misure volte a contrastare la pandemia di coronavirus. Sono disponibili online le nuove versioni del documento valido per la Serie B e di quello per gli altri campionati. Tra le novità più importanti dei due protocolli c’è la normativa relativa ai certificati di esenzione dal vaccino: gli atleti o componenti del gruppo squadra che dispongono di questi documenti in formato cartaceo, rilasciati da medici o pediatri, fino al 30 settembre potranno svolgere regolarmente l’attività. Le certificazioni verranno infatti considerate alla stregua del Green Pass, anche se è fortemente consigliata l’esecuzione di un tampone di controllo ogni 14 giorni. Dopo il 30 settembre, anche le esenzioni dovrebbero essere disponibili in formato telematico. Gli atleti sotto i 12 anni che partecipano a campionati agonistici Under 13 o Under 14, non potendo disporre di Green Pass (non previsto per questa fascia d’età), dovranno effettuare un tampone antigenico rapido ogni 14 giorni durante il periodo di allenamento. Per partecipare alle gare sarà richiesta la certificazione di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    I nuovi protocolli Fipav: Green Pass obbligatorio per tutte le categorie

    Di Redazione In vista dell’inizio della stagione sportiva 2021-2022, la Federazione Italiana Pallavolo ha definito i nuovi protocolli per la ripresa di tutte le attività, partendo dall’alto livello per arrivare fino ai campionati giovanili, al Beach Volley e al Sitting Volley. “La Fipav – recita il comunicato di accompagnamento – intende proseguire sulla stessa linea di condotta fin qui adottata: contenere al massimo l’infezione da Covid-19 e garantire ambienti sicuri per tutti i partecipanti alle diverse competizioni, prima, durante e dopo ogni attività“. La Federazione, inoltre, “confida nel senso di responsabilità di dirigenti, allenatori, atleti e dei loro genitori, affinché vengano rispettate le linee guida protocollari, tracciate nella consapevolezza che a condizionare il ritorno a un ‘normale’ svolgimento delle attività sono sempre di più le norme di comportamento adottate da ciascuna persona. Per tutti questi motivi sono stati stilati nuovi protocolli, in maniera da regolamentare tutte le fasi di ripresa delle diverse squadre, sempre nel rispetto dell’attuale contesto normativo di riferimento, strettamente legato all’attuale stato di emergenza epidemiologica e al suo andamento“. Tra le novità più importanti delle linee guida (qui il testo integrale) c’è sicuramente l’obbligatorietà del Green Pass, che dovrà essere verificato dal Covid Manager: tutti coloro che avranno accesso agli impianti di gioco dovranno essere quindi completamente vaccinati o vaccinati con la prima dose da almeno 15 giorni, o in alternativa disporre di tampone molecolare o rapido negativo effettuato nelle ultime 48 ore. I partecipanti agli eventi saranno divisi in quattro gruppi a seconda del loro status: Gruppo Uno o Gruppo Squadra (che comprende tutti gli appartenenti alle squadre, compresi i membri dello staff), Gruppo Due (ufficiali di gara, addetti agli arbitri, segnapunti, delegati), Gruppo Tre (tutti gli altri dirigenti e soggetti impegnati nell’organizzazione delle gare) e Spettatori. Norme particolari sono poi previste per i campionati di Serie B, per i campionati di Serie C, D, Divisioni, campionati di categoria (Under), attività promozionale e Sitting Volley e, infine, per il Beach Volley. L’intera documentazione è disponibile nell’apposita sezione del sito Fipav. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ramberti in cabina di regia a Ongina: “La presenza di Bruni mi ha convinto”

    Di Redazione  Un palleggiatore talentuoso e di spicco per la categoria. In serie B maschile, la Canottieri Ongina affida la cabina di regia a Thomas Ramberti, primo volto nuovo della formazione giallonera che nella prossima stagione sarà allenata dal tecnico monticellese Gabriele Bruni. Nato il 3 giugno 1993 a Rimini, Ramberti vive a Cesena e nella scorsa stagione ha disputato metà annata pallavolistica al Valtrompia Volley, sodalizio bresciano dove – sempre in corsa – era giunto in panchina lo stesso Bruni. Cresciuto da giovane tra Ravenna e Trento, da “grande” ha vissuto diverse esperienze, tra Romagna (Forlì) e  Umbria (San Giustino), mentre la stagione 2019-2020 l’ha visto sbarcare in A2 con Lagonegro. Ora la nuova avventura in riva al Po in una formazione ambiziosa che a inizio estate ha sfiorato la promozione in A3. “Thomas –afferma il direttore sportivo della Canottieri Ongina Donato De Pascali – entra nel solco dei palleggiatori importanti che hanno vestito la maglia della Canottieri. E’ un regista che predilige lo sviluppo del gioco veloce e imprimere ritmo all’interno della gara. Arriva a Monticelli nel pieno della maturità atletica e con un buon background di esperienza, sensibilmente motivato a sostenere il ruolo del motore per quelle che sono le ambizioni del team”. “L’arrivo di coach Bruni – spiega Ramberti –  ha inciso sicuramente nella mia scelta ed è stato un punto a favore per approdare alla Canottieri Ongina. Con lui mi sono trovato subito molto bene, con un gran feeling già dai primi giorni al Valtrompia, oltre ad apprezzarne le qualità umane fuori dal campo. Da quando gioco a pallavolo ho sempre sentito il nome della Canottieri Ongina, una realtà seria della quale tutti ne parlano bene e ne portano grande rispetto. Anche quest’anno Monticelli avrà una squadra di buon livello per la categoria. Il ds Donato De Pascali è una figura conosciuta da tutti nella pallavolo; inoltre, nel presidente Fausto Colombi ho trovato una persona molto appassionata e che ci mette il cuore nella società”. “Come palleggiatore – aggiunge – mi metto a disposizione della squadra in base ai giocatori che ho: cerco di tirar fuori il meglio da ogni attaccante e se ci sono giovani di farli emergere. Sono carichissimo e sento già un ambiente frizzante” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    WiMORE Energy Volley, Marcello Mattioli e Massimo Civillini a fianco di coach Levoni

    Di Redazione La WiMORE Energy Volley Parma è lieta di annunciare la conferma di Marcello Mattioli come secondo allenatore e l’arrivo del nuovo scoutman Massimo Civillini nello staff del tecnico Stefano Levoni che sarà alla guida della prima squadra nel campionato nazionale di Serie B maschile. Due profondi conoscitori del mondo della pallavolo che potranno dare un prezioso contributo alla causa. “La conferma di Mattioli è un segnale di continuità -spiega il direttore sportivo Alessandro Grossi– aggiunge qualità allo staff tecnico e conosce già Levoni che lo aveva allenato una ventina d’anni fa al Pianeta Volley: sono sicuro che tra loro due ci sarà piena sintonia fin da subito. Poi abbiamo inserito Civillini, scoutman di esperienza ultradecennale e di indubbia bravura, a completare uno staff affiatato e di grande livello”.  Classe ’82, già ex giocatore, da palleggiatore e poi libero, di Giovolley, Pianeta Volley e Cavriago, Mattioli, in passato vice allenatore proprio nelle giovanili del Pianeta Volley, si appresta ad affrontare la sua terza stagione, la seconda di fila in Serie B, tra le fila dell’Energy. “Sono molto carico, non vedo l’ora di iniziare e questi mesi di stop, che servono a ricaricare le pile, in realtà rappresentano semplicemente tempo d’attesa nell’ottica di cominciare una nuova stagione. Ho sempre stimato Levoni come allenatore, non è una frase di circostanza ma la pura verità: posso dire di aver imparato tanto da lui, è molto tecnico e anche una bella persona. Abbiamo parlato a lungo in questo periodo e sono sicuro che lavoreremo bene insieme. Gli obiettivi? Si riparte con ancora più voglia di confermarci ad un buon livello e migliorare i risultati dello scorso anno, abbiamo la fortuna di lavorare in una società già strutturata e questo costituisce sicuramente un punto di forza”. Un punto di forza dovrà essere anche l’innesto di Civillini, classe ’69, negli ultimi due anni al Conad Volley Tricolore Reggio Emilia in Serie A2 e prima ancora tra Reggio Emilia, Sassuolo, Campegine, Liu Jo Modena e San Martino. “Avevo ricevuto altre proposte ma sulla mia scelta ha influito anche la presenza di Levoni al quale mi lega un rapporto ormai trentennale: è un tecnico bravo, preparato, competente che conosce la categoria e sa come comportarsi. Non è un caso che ovunque sia andato abbia sempre fatto bene. Questi due anni in A2 mi hanno accresciuto dal punto di vista della preparazione della partita e dell’avversario, più si alza il livello e più si guardano i dettagli che possono cambiare l’esito dell’incontro. Metterò la mia esperienza e tutto quanto ho appreso a disposizione dello staff e della società”.   (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso la riapertura dei palazzetti al 25% della capienza dalla Serie B in giù

    Di Redazione I palazzetti riaprono le porte al pubblico: in Serie B, C, D e campionati di categoria nel corso delle finali potrà entrare il 25% di pubblico rispetto alla capienza con un massimo di 500 persone. Nel nuovo protocollo Fipav emanato alla luce della legge 65 del 18 maggio, gli impianti sportivi si aprono nuovamente al pubblico con una serie di attenzioni e limitazioni per le quali vi invitiamo a consultare l’allegato. Si tratta di un altro piccolo ma fondamentale passo verso il ritorno alla normalità: un anno e mezzo dopo sarà infatti finalmente possibile assistere dal vivo alle partite di pallavolo. I palazzetti riaprono al 25% della capienza prevista con un massimo di 500 persone. Nel protocollo si trovano:  -SVOLGIMENTO ATTIVITA’ ALL’APERTO-APERTURA AL PUBBLICO CAMPIONATI NAZIONALI DI SERIE B-APERTURA AL PUBBLICO CAMPIONATO NAZIONALE DI SERIE C-APERTURA AL PUBBLICO CAMPIONATI DI CATEGORIA E COPPE ITALIA “D” E “DIVISIONE”-APERTURA AL PUBBLICO CAMPIONATI DI CATEGORIA: FINALI NAZIONALI NUOVO PROTOCOLLO FIPAV – > CLICCA QUI (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso la riapertura dei palazzetti al 25% della capienza per Serie B e C

    Di Redazione I palazzetti riaprono le porte al pubblico: in Serie B, C, D e campionati di categoria, a partire dal 1° giugno potrà assistere alle gare il 25% del pubblico rispetto alla capienza con un massimo di 500 persone. Per garantire la regolarità dei campionati sono state però introdotte alcune limitazioni: le gare della terza fase di Serie B maschile e B2 femminile e quelle della seconda fase di B1 femminile si giocheranno comunque a porte chiuse, anche qualora vengano disputate dopo il 1° giugno. Lo stesso accadrà in Serie C per i turni che prevedano gare di andata e ritorno e che abbiano avuto inizio prima della data dell’entrata in vigore del provvedimento. Nella Coppa Italia di Serie D, nella Coppa Italia di Divisione e nei campionati giovanili si continuerà a giocare a porte chiuse (con un massimo di 80 persone autorizzate all’ingresso): soltanto per le fasi finali territoriali e regionali i Comitati competenti potranno consentire l’accesso di un numero di spettatori pari al 25% della capienza, e comunque non più di 500, a patto che l’impianto sia omologato almeno per la Serie B. L’accesso agli spettatori è comunque condizionato alla presenza di posti preassegnati, al distanziamento di almeno 1 metro tra persone non abitualmente conviventi è all’utilizzo della mascherina. Nell’aggiornamento del protocollo Fipav, emanato alla luce della legge 65 del 18 maggio, si prevede inoltre l’esecuzione di test anti-Covid per tutti i partecipanti alle Finali Nazionali di categoria. Infine è sancita la possibilità, in zona gialla e zona bianca, di svolgere qualsiasi attività all’aperto di pallavolo, Volley S3, Beach Volley e Sitting Volley, che si tratti di allenamenti o gare. Continuerà però a essere interdetto l’uso degli spogliatoi. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    La Geetit Pallavolo vince e convince contro la Wimore Energy Parma

    Di Redazione Ieri, 15 Maggio, è andata in scena la gara di ritorno valevole per i playoff promozione del campionato di serie B tra la Geetit Pallavolo Bologna e la Wimore energy Parma. Parma, reduce dalla brutta sconfitta subita in casa arrivava a Bologna per giocarsi il tutto per tutto, dall’altro canto Bologna, conscia di possedere un certo margine di errore, doveva mantenere la concentrazione e riproporre ciò che al PalaRaschi era funzionato al meglio.  Margine di errore? Non interessa minimamente alla squadra di casa che impone il proprio gioco sin dai primi minuti del match. Bologna difende e riceve con estrema precisione, è aggressiva dai 9 metri e un break imposto dal servizio di Spagnol porta un largo vantaggio nella fase chiave del set, tutto in discesa per chiudere il primo parziale. Si avvia un secondo di costante dominio ai danni degli ospiti. Al servizio di Parma risponde un 100% di Poli e un 80% di Maretti in ricezione. Il sistema di muro difesa cresce con il proseguire del match e la distribuzione magistrale di Govoni lascia a Spagnol e compagni ogni traiettoria d’attacco indisturbata dal muro parmigiano. Nonostante i diversi cambi è difficile far fronte ad un gioco di qualità come quello espresso da Bologna.È ancora una volta monologo Geetit.  A Parma non sono più concessi errori e alla Geetit manca un solo parziale per il passaggio del turno. C’è tensione e equilibrio per tutta la durata del set, Quartarone serve bene i propri centrali  ma la squadra di casa non ha paura, neutralizza il gioco avversario ed è aggressiva al servizio: 2 ace e 2 attacchi nella fase finale regalano a Bologna il 3-0.È stata la prestazione corale della geetit l’arma vincente per l’approdo alla fase successiva.La doppia affermazione della Stadium Pallavolo Mirandola ai danni della Consar Ravenna (2-0) ha reso noto l’avversario dei Felsinei nella seconda fase.Il faccia a faccia tra Geetit Pallavolo Bologna e la stadium Pallavolo Mirandola è in programma Giovedì 20 Maggio, in diretta sui canali social di Pallavolo Bologna a partire dalle ore 21:00. Lorenzo Maretti: ”Siamo stati bravi già all’avvio del primo set con aggressività in difesa che c’ha permesso di costruire tantissime occasioni. Giocando di squadra si vince e anche quando nella fase finale le cose non ci venivano bene come nei primi due set siamo stati bravi a rimanere in partita tutto assieme.” Marco Spagnol: “E’ difficile attaccare se dietro non viene fatto un buon lavoro, oggi siamo stati bravi sia in difesa che in ricezione. Da lì tutto ha funzionato nel migliore dei modi e ciliegina sulla torta anche l’aggressività al servizio. Siamo stati bravi di squadra.” Geetit Pallavolo Bologna- Wimore energy Parma 3-0 (25-15;25-15;25-21)Bologna: Ghezzi 1, Maretti 9, Sabbioni, Govoni 2, Spiga 10, Del Campo 9, Marcoionni 4, Spagnol 17, Poli (L),Soglia ne, Trigari ne, Brizzi ne, Castelli ne, Martini ne.Parma: Colangelo, Smalaj 1, Rodella 6, Grassano (L), Nutricati, Bertozzi 4, Magnani 10, Vecchi, Lanzara, Smiriglia 8, Miselli 5, Quartarone 1, Ferrari ne, Cavazzoli ne. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie B: Murilo Massafeli, dai cavalli in Brasile alle schiacciate a Treviso

    Di Redazione È il più giovane del gruppo della serie B orogranata e anche quello che viene da più lontano: Murilo Massafeli Iasi Pedroso, schiacciatore di appena 16 anni e mezzo, è di Porto Mantovano ma è arrivato in Italia nel 2015 con la sua famiglia dopo aver passato i primi 10 anni della sua vita in Brasile. Uno dei paesi con la più forte tradizione pallavolistica del mondo e nel quale il volley è secondo per popolarità solo al calcio; lo sa bene Murilo, che da piccolo guardava le partite della nazionale verdeoro, anche se lo sport in cui si cimentava allora era quanto di più diverso dalla pallavolo: “Da piccolo ho praticato per 4 anni il reining, una disciplina dell’equitazione. Deriva dal lavoro dei cowboy: consiste nel guidare il cavallo in una serie di manovre e percorsi”. L’incontro vero e proprio con la pallavolo è avvenuto una volta arrivato in Italia; i suoi genitori, entrambi con origini italiane (la mamma nel mantovano, il papà nell’avellinese), decidono di traferirsi in Italia, nella città dove era nata la bisnonna materna di Murilo: “Nel 1913 la mia bisnonna decise di emigrare e ha conosciuto il mio bisnonno nella nave che li stava portando in Brasile, verso una nuova vita: hanno iniziato lavorando nelle grandi pianure fuori San Paolo, si sono sposati e hanno messo su famiglia. Nel 2011, quasi un secolo dopo il loro arrivo in Brasile, siamo venuti in vacanza in Italia, dai cugini con cui mia mamma aveva riallacciato i rapporti. Da lì i miei hanno pensato di trasferirci permanentemente a Porto Mantovano: avevo poco più di 10 anni quando siamo arrivati”. Con Murilo, la mamma e il papà c’è anche Lorena, la sua gemella: “È stata lei ad iniziare per prima con la pallavolo: ho deciso di seguirla e mi sono appassionato. Entrambi abbiamo continuato a giocare, io dall’under 13 sono passato all’NBV Verona dove sono rimasto tre stagioni; lei adesso gioca come libero in serie B1 a Porto Mantovano”.  Da quando approda a Verona, Murilo, per gli amici “Mu”, inizia a fare le prime esperienze importanti tra le quali una finale nazionale U16, la convocazione nella Selezione Regionale, dove incontra i suoi futuri compagni a Treviso Boninfante, Cunial, Mazzon e Pegoraro, e alcuni allenamenti con la nazionale under 16. Infine ha l’opportunità, proprio poco prima di venire a Treviso nell’estate 2020, di allenarsi per due mesi con la serie A di Verona: “Vedere come si allena una squadra di professionisti è stato molto formativo per me, non avevo ancora 16 anni e sono rimasto impressionato dalla quantità e dalla qualità del lavoro che si fa in una serie A. Non solo gli allenatori, ma anche i compagni ti consigliano e spronano a puntare alla perfezione”. Poi a settembre il trasferimento a Treviso, con cambio di squadra, di città, di scuola: “Il cambiamento è stato enorme, c’è voluto del tempo per abituarmi agli allenamenti: si lavora molto, non ho mai fatto così tanto lavoro fisico, il ritmo è molto alto e ci sono sempre degli obiettivi da raggiungere. I ragazzi mi hanno aiutato. Sono stato accolto dalla famiglia di Hristo (atleta dell’under 15 orogranata, ndr), dividiamo la camera quindi siamo quasi sempre insieme, a parte quando ci sono le lezioni in presenza e gli allenamenti. Parliamo molto delle nostre giornate, io sono forte nelle materie scientifiche (studia biotecnologie sanitarie al Fermi, ndr) e se ne ha bisogno lo aiuto. Soprattutto cerco di farlo diventare una persona puntuale, a volte tende a distrarsi” – sorride. La nostalgia di casa però si far sentire: “La mia famiglia mi manca tanto. Eravamo abituati a fare tante cose tutti insieme, cucinare per esempio, o anche solo guardare la tv. E mi manca la mia gemella, anche solo il fatto di sapere che è nell’altra stanza e che se mi annoio posso andare a ‘disturbarla’. Il valore che do alla famiglia è forse il lato di me che posso associare di più all’Italia: per gli italiani è una cosa importantissima”. E qual è il lato più “brasiliano” di Murilo? “L’apertura verso altre culture – risponde di getto – In Brasile la multiculturalità è la norma, da sempre. E questa caratteristica mi resterà sempre dentro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO