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    Monopattini e casco obbligatorio a Firenze: c'è il ricorso al Tar

    Non sappiamo se Dario Nardella, sindaco di Firenze, pensasse di non scatenare alcuna reazione con la sua decisione di rendere obbligatorio il casco sui monopattini per tutti a partire da febbraio 2021. Fatto sta che le reazioni non sono mancate e alcune società di sharing che operano in città, Bit Mobility e Timove Srl, si sono fatte sentire senza mezze misure e hanno presentato ricorso al Tar.

    Norme più stringenti per i Comuni
    Facciamo un passo indietro. La legge dice che l’obbligo di indossare il casco mentre si guida un monopattino ce l’hanno solo i minorenni. Sta poi ai comuni decidere se optare o meno per norme più stringenti. Va aggiunto che, visto l’alto utilizzo di questi mezzi e anche i numerosi incidenti accaduti negli ultimi mesi, rendere obbligatorio il caso per tutti non è di certo una cattiva idea, specialmente in città come Firenze e ne dà spiegazione anche il sindaco Nardella: “Il monopattino è comodo, ma può essere anche pericoloso, soprattutto in una città come la nostra, dove le strade sono lastricate in pietra ed è più facile scivolare”.
    Timove Srl: “Danno economico”
    Dicevamo che alcune società hanno deciso di procedere con il ricorso al tribunale. A esporsi in prima persona l’amministratore di una delle due, la Timove Srl, Antonino Campione: “Non abbiamo niente contro la sicurezza e siamo i primi a consigliare l’utilizzo del casco ai nostri clienti. Ma non abbiamo avuto il tempo di organizzarci e questo provvedimento, che non è previsto dal codice della strada, rischia di danneggiarci economicamente”. Alla base del disaccordo, c’è la preoccupazione di una eventuale diminuzione dell’utilizzo dei servizi sharing: in attesa di una fornitura da parte del gestore, l’utente avrebbe l’obbligo di portarsi il casco da casa e questo potrebbe, secondo l’amministratore di Timove, rendere più macchinoso il noleggio. “Potremmo prevedere un bauletto che contenga il casco – prosegue Campione – ma al momento i mezzi non ne sono provvisti. Per farlo, oltre all’omologazione, occorrono tempo e investimenti. E in questo momento, così difficile per l’economia, non è così banale. Sicuramente si deve molto lavorare sotto il profilo della formazione, gli utenti devono capire che non si tratta più di un giocattolo, ma di un vero e proprio mezzo di mobilità, con regole e leggi da rispettare”.
    Bonus mobilità, ripartono i rimborsi bici e monopattini: c’è tempo fino al 15 febbraio LEGGI TUTTO

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    BeRider, eScooter sharing di Škoda: che successo in Repubblica Ceca

    Già all’avvio del servizio, nel settembre 2019, i numeri si erano dimostrati buoni. Ma oggi, a distanza di oltre un anno, la flotta green BeRider si conferma un fenomeno di grande successo per la città di Praga. Il servizio di eScooter-sharing creato da Škoda Auto DigiLab ha fatto registrare oltre 500.000 km percorsi e ha quindi deciso di estendere la disponibilità degli scooter nelle strade della città ceca anche durante l’inverno.

    Ekooter, scooter ma anche trolley
    Servizio sicuro e responsabile
    Gli oltre 500.000 km percorsi, in meno di 18 mesi, equivalgono a circa 12 giri intorno al mondo percorsi lungo le strade della capitale della Repubblica Ceca. “Il servizio di eScooter sharing BeRider è perfettamente al passo con i tempi – dichiara Jarmila Plachá, Responsabile di Škoda Auto DigiLab – e si integra alla perfezione con il nostro attuale ecosistema di offerte di mobilità. Utilizzare un eScooter in città è pratico, divertente, rispettoso dell’ambiente e, soprattutto in tempi di Covid, sicuro e responsabile. Inoltre, BeRider si collega alla rete di trasporto pubblico di Praga, rendendo ‘simply clever’ l’ultimo chilometro in città, non solo per i proprietari di veicoli Škoda”.
    Parte integrante della mobilità urbana
    I già buoni numeri di BeRider del 2019 sono stati migliorati nel 2020, con il record di 1.646 corse prenotate in un solo giorno. Questo perché in Repubblica Ceca gli scooter elettrici sono entrati a far parte della mobilità urbana di molti cittadini, che scelgono questi mezzi sempre di più, anche col freddo e con le condizioni climatiche non sono propriamente “comode”. Vista questo trasporto nei confronti degli e-scooter, Škoda Auto DigiLab ha deciso di permettere ai cittadini di poter sfruttare la flotta green anche durante l’inverno, aumentando però l’equipaggiamento. Ci sono, infatti, pneumatici invernali oltre a un’ampia serie di misure di igienizzazione messa in atto per dare agli utenti la massima sicurezza. A disposizione, con l’arrivo della pandemia, anche mascherine, regolari processi di disinfezione per caschi, bauletti e manopole del manubrio.
    Il costo
    L’offerta di “pacchetti minuti” di BeRider ha avuto un grande successo. I clienti possono scegliere tra un pacchetto da 100, 200, 300 o 1.000 minuti. A seconda dell’opzione scelta, la tariffa è compresa tra 4,20 e 2,90 CZK (da 16 centesimi a 11 centesimi di euro al cambio attuale) al minuto.
    Yamaha, i nuovi scooter semplificano la mobilità cittadina LEGGI TUTTO

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    Bonus mobilità, ripartono i rimborsi bici e monopattini: c'è tempo fino al 15 febbraio

    Per chi non fosse riuscito ancora a sfruttare il bonus mobilità c’è una nuova possibilità per farlo. Da oggi, 14 gennaio 2021, e fino al 15 febbraio chi ha acquistato bici, e-bike o monopattini tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 potrà finalmente richiedere il rimborso. I fondi destinati a questo progetto sono finiti in pochissimo tempo e visto il numero elevato di richieste è stato deciso di ripristinare delle risorse. Va ricordato, tuttavia, che hanno diritto a usufruire del bonus per questo mese solo coloro che avevano presentata la domanda tra il 9 novembre e il 9 dicembre 2020.

    Bonus mobilità, come funziona la piattaforma web
    Come richiedere il rimborso
    Ricordiamo che per ottenere il bonus mobilità tramite l’apposita piattaforma sul sito del ministero dell’Ambiente, i cittadini devono avere la fattura o lo scontrino (che deve essere parlante) che dimostri la tipologia di bene o servizio acquistato e poi devono identificarsi, tramite SPID sul portale. Fino al 15 febbraio sarà possibile, inoltre, accedere alla propria area personale sul sito e modificare i dati inseriti. E in quanto tempo i cittadini riceveranno il rimborso? Non è chiaro, ma sicuramente l’erogazione del denaro avverrà dopo il 15 febbraio, dicono dal Ministero.
    Folle di utenti
    Proprio come in precedenza, anche questa prima giornata di rimborsi ha presentato diversi problemi. Già dalle 9 di questa mattina (orario in cui si è aperta la “finestra” del bonus) numerosi utenti si sono affollati sulla piattaforma, creando “code virtuali” e non sempre riuscendo a portare a termine la richiesta.
    Monopattini elettrici, 246 incidenti gravi da giugno a oggi a Milano LEGGI TUTTO

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    BMW i4, la Gran Coupé elettrica si mostra per la prima volta

    BMW i4, la Gran Coupé elettrica della Casa tedesca, si mostra nel suo primo teaser, finalmente pubblicato. Arriva così un’anticipazione, per un modello cruciale più per il prestigio che per i numeri per il Marchio bavarese: la GT a quattro posti a elettroni in fatti sarà assemblata nel quartier generale di Monaco di Baviera, a fianco di Serie 3 e Serie 4, le “medie” del Gruppo, fino ad oggi colonna fondamentale della produzione.

    Nuova BMW Serie 4 Coupé sorprende e mostra il frontale
    Il frontale, pur con un camouflage, mostra uno stile piuttosto simile a quello di Serie 4 Coupé. Non ci sono stravolgimenti particolari, come logico che sia.  La granturismo EV sarà una quattro porte: il dettaglio più in evidenza sono i fari anteriori a Led. Lo sguardo di BMW i4 resta in linea con gli stilemi della Casa.
    Dati ancora da scoprire
    Nulla è stato anticipato relativamente all’abitacolo. Prevedibili massime digitalizzazione, connettività e sistemi di assistenza alla guida, sulla scia anche di quanto il SUV BMW iX ha da poco mostrato.
    Il powertrain di BMW i4 sarà l’eDrive di quinta generazione, con trazione integrale. Su i4 Concept era nella versione con una potenza di 530 cavalli e con batterie dalla capacità di 80 kWh in grado di garantire una autonomia di 600 km nel ciclo WLTP. I numeri dovrebbero essere questi.

    The green team With the new @BMW i4, along with #THEiX, #THEiX3, #THEi3 and #MINIElectric we will be offering five fully electric production vehicles by the end of 2021. Which one *sparks* your interest?https://t.co/IIcqWJPhT2#BMWGroup #ElectrifYou pic.twitter.com/a5l1xJKFiO
    — BMW Group (@BMWGroup) January 5, 2021

    BMW M5 CS, velocità e leggerezza si fondono LEGGI TUTTO

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    Monopattini elettrici, come viaggiare più sicuri con cinque regole

    La “saga” dei monopattini elettrici continua. Da quando i mezzi della micromobilità green sono apparsi sulle strade italiane diventando di fatto protagonisti, infatti, sembra quasi di assistere a una serie tv. Tra incidenti, polemiche, appelli alla sicurezza e a un buon uso, i monopattini sono ormai al centro delle cronache.

    Monopattini elettrici, pericolo o nuova mobilità? Il confronto
    Guidare un monopattino in sicurezza: cinque norme da rispettare
    Oggi, a scrivere un nuovo (e utile) capitolo è l’Automobile Club Milano, che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato le cinque regole fondamentali per guidare il monopattino in sicurezza, senza il rischiare di provocare danni a se stessi o alle altre persone e, perché no, senza il rischio di incorrere in pesanti sanzioni. Eccole.
    Un monopattino elettrico può circolare liberamente ai margini della carreggiata se non ha un motore con potenza superiore ai 500 watt;
    I monopattini elettrici si intendono omologati solo ed esclusivamente se guidati in piedi e, quindi, privi di sellino. Quelli provvisti di seduta non sono da considerarsi a norma;
    Durante la circolazione è vietato spostarsi in monopattino con zaini, sacchetti o altri oggetti ingombranti attaccati al manubrio: la loro presenza potrebbe compromettere l’equilibrio del mezzo, che quindi è opportuno condurre da soli;
    Benchè i monopattini non sono soggetti ad assicurazione perché non provvisti di targa, se circolano sulla carreggiata devono attenersi scrupolosamente alle regole del Codice della Strada;
    Il monopattino elettrico, secondo la Legge, è equiparato a un velocipede, per cui è sottoposto a sanzione se va contro le norme del CdS. LEGGI TUTTO

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    Monopattini elettrici, 246 incidenti gravi da giugno a oggi a Milano

    Ultimamente abbiamo parlato molto di come operatori sharing, ma anche città e comuni, abbiano cercato di regolamentare l’utilizzo dei monopattini elettrici. Basti pensare alla recente notizia arrivata da Firenze dove, da febbraio 2021, sarà obbligatorio il casco a tutti, e non solo ai minorenni. Nonostante questo, il resoconto sui sinistri del 2020 non è troppo positivo. Solo a Milano, da giugno a oggi, si sono registrati ben 246 incidenti con i monopattini e “per i quali il 118 è dovuto intervenire, un costo alla politica green della Giunta sicuramente troppo alto” afferma l’Assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato.

    Proposte per il futuro
    Visto l’alto numero dei sinistri, verrebbe da dire che tutte le nuove norme delle ultime settimane (app per alcol test, più controllo sui parcheggi ecc…) avrebbero dovuto arrivare un po’ prima. “La sperimentazione di questo mezzo di locomozione nel capoluogo lombardo è disastrosa – continua severo l’Assessore -. Ho scritto al Ministro ai trasporti, Paola De Micheli, per denunciare quanto accade a Milano, invitandola a prendere decisioni in merito: casco obbligatorio, assicurazione e targa. Ad oggi però non ho avuto alcun riscontro”. In attesa di un riscontro quali sono, quindi, le proposte che la Regione vuole mettere in atto? “Come Assessorato regionale continueremo a fare la nostra parte, in alcune scuole superiori dei capoluoghi lombardi introdurremo l’educazione stradale, un progetto che vedrà i ragazzi impegnati in lezioni teoriche e in altre di confronto con gli operatori del 118 per comprendere i rischi della strada”.
    Torino, bici e monopattini selvaggi in strada: le associazioni disabili in rivolta LEGGI TUTTO

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    Monopattini elettrici, casco obbligatorio a Firenze da febbraio 2021

    Dopo mesi di proteste e richieste, sembra che per i monopattini elettrici sia finalmente arrivato il momento di una regolamentazione più chiara. Nessuna norma a livello nazionale, ma qualcosa si sta muovendo. Prima sono arrivate le norme sul parcheggio in alcune città, poi qualche operatore ha installato app per l’alcol test, adesso è il turno della città di Firenze dove presto il casco diventerà obbligatorio per tutti gli utenti, non solo per i minorenni.

    Monopattini gratis, lo sharing Bird a disposizione di medici e infermieri
    Le parole del sindaco Nardella
    Questo nuovo obbligo sarà attivo da febbraio 2021. A darne notizia il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Vogliamo dare il tempo ai gestori di organizzarsi e anche ai clienti di familiarizzare con i monopattini. La sicurezza viene prima di tutto, questo è un punto centrale. Per questo saremo la prima città in Italia a rendere obbligatorio il casco. E sono sicuro che ci seguiranno in molti, perché il monopattino è un mezzo di trasporto comodissimo, non inquinante, agile, però anche pericoloso. E visto che oggi il casco è già obbligatorio tra i giovani che hanno tra i 14 e i 18 anni, non vediamo perché non lo debba essere per tutti”.
    Torino, non vedente inciampa su un monopattino elettrico abbandonato
    Aumentare la sicurezza
    Chissà se l’esempio fiorentino verrà presto seguito da altre città. Di certo, visti i numerosi incidenti che hanno coinvolto i monopattini negli ultimi mesi (con il post lockdown questi mezzi sono stati protagonisti di un vero e proprio boom) non sarebbe male che in tutta Italia il casco diventasse obbligatorio per qualsiasi utente. Anche perché, ricordiamolo, per quanto utile, agile, non inquinante ed economico, il monopattino pecca in sicurezza. Indossare il casco aiuterebbe certamente a migliorare questo aspetto.

    Arriva lo sharing di monopattini e scooter elettrici! Un servizio molto atteso che finalmente portiamo a Firenze. Un…
    Pubblicato da Dario Nardella su Venerdì 18 dicembre 2020 LEGGI TUTTO

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    Monopattini sharing Torino, arriva la targa identificativa

    Sembra proprio che i numerosi appelli sulla richiesta di regolamentazione sui monopattini stiano iniziando a essere ascoltati. Dopo che alcuni servizi sharing hanno deciso di inserire controlli come l’alcol test o la pozione del parcheggio, sfruttando le app e l’avanzata tecnologia, anche i comuni si stanno muovendo – seppur lentamente – in questa direzione. Un esempio è la proposta del Comune di Torino, che sarà messa in pratica dal 2021, sulla targa identificativa per i monopattini sharing.

    Provvedimenti sul corretto utilizzo
    In molti (e non solo a Torino) si sono lamentati dei parcheggi selvaggi dei monopattini. Lasciati spesso sui marciapiedi a intralciare il passaggio di pedoni, con grande difficoltà anche per le persone disabili. L’assessore alla Mobilità della Città di Torino, Maria Lapietra, ha annunciato che a breve ci sarà una conferenza stampa durante la quale verranno spiegati i nuovi provvedimenti sul corretto utilizzo di questi mezzi. “Partirà una campagna di sanzioni con regole importanti in collaborazione con i gestori anche per rendere evidenti e chiare le regole per i clienti per quel che riguarda sia la circolazione sia il divieto di sosta sui marciapiedi. Siamo inoltre riusciti a rendere automatica la diminuzione della velocità sulle aree pedonali – ha precisato l’assessore Lapietra – e inoltre ogni monopattino sarà dotato di un contrassegno con un numero identificativo in modo che i vigili possano multare la persona scaricando la responsabilità dai gestori al cittadino che utilizza il mezzo in modo non corretto”.
    Monopattini Torino, entro l’anno parcheggi e strisce gialle dedicate LEGGI TUTTO