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    Michael Russell: L’architetto dietro il successo di Taylor Fritz

    Michael Russell nella foto

    Negli ultimi anni, Taylor Fritz si è imposto come uno dei volti più riconoscibili del circuito ATP, ma dietro al suo successo c’è una figura meno esposta ai riflettori: il suo allenatore, Michael Russell. Oggi vogliamo scoprire di più sull’uomo che ha guidato Fritz all’elite del tennis mondiale.
    Michael Russell, 45 anni, ha calcato i campi da tennis come professionista dal 1998 al 2015, raggiungendo la top 60 del ranking ATP senza tuttavia conquistare titoli individuali. La sua statura non particolarmente imponente, sotto l’1.75m, non ha facilitato il suo percorso. Come coach, ha lavorato con atleti del calibro di Frances Tiafoe, Ryan Harrison, Tennys Sandgren, Sam Querrey e Mackenzie McDonald, prima di diventare l’allenatore di Taylor Fritz, trasformandolo nel miglior tennista statunitense del momento. In una recente intervista con Tennis.com, Russell ha condiviso alcuni spunti sulla sua attuale attività e sulle sue origini.
    Una Fama di ImperturbabilitàRussell affronta con humor la reputazione di essere un allenatore inespressivo e imperturbabile. “Letteralmente, non mostro alcuna espressione,” ammette il nativo di Detroit. Questa caratteristica, spesso oggetto di scherzi tra i giocatori, si contrappone alla necessità di alcuni atleti di ricevere una motivazione aggiuntiva dall’esterno. “La motivazione di Taylor è sempre alta, quindi preferisco offrirgli un atteggiamento positivo e controllato,” spiega Russell, rimanendo fedele ai suoi principi.
    Dall’Era del Giocatore al CoachingRiflettendo sulla sua carriera da giocatore, Russell riconosce che le sue umili origini differiscono molto dall’attuale panorama tennistico. La solitudine lo ha costretto a sviluppare una forte mentalità e a sfruttare al meglio le opportunità, un approccio che ora applica nell’aiutare Fritz. “Ero solo la maggior parte del tempo… Quando ho deciso di ritirarmi, il mio fisico stava già cedendo. Fu in quel momento che realizzai quanto mi piacesse aiutare gli altri a migliorare,” ricorda con affetto Russell, che raggiunse gli ottavi di finale al Roland Garros 2001, sfiorando l’impresa contro Gustavo Kuerten.
    Coaching e Comunicazione sul CampoSebbene spesso resti nell’ombra rispetto a Paul Annacone, l’altro coach di Fritz, Russell ha sempre svolto un ruolo cruciale senza cercare la ribalta. L’introduzione del coaching in partita nel circuito professionistico ha sollevato dibattiti, ma non ha causato le catastrofi temute. Fritz, noto per la sua riservatezza verso questa pratica, trova in Russell un partner discreto ma efficace. “Anche se Taylor ha espresso più volte la sua antipatia per il coaching in partita, comunichiamo per scambiarci indicazioni chiave,” conclude Russell, sottolineando l’importanza di una comunicazione mirata per mantenere la concentrazione del giocatore.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini rivela: “Sono quasi svenuto in campo a causa di un Virus. Ora sto bene. Giocherò tanti tornei su terra a partire da Marrakech”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Durante il recente incontro contro Andy Murray, Matteo Berrettini ha vissuto momenti di preoccupazione. Il tennista italiano ha avuto un piccolo mancamento mentre era al servizio, un incidente che ha portato alla temporanea sospensione del match. Nonostante ciò, l’incontro è poi ripreso, culminando nella vittoria di Murray al terzo set. Questo episodio ha suscitato non poco allarme tra i fan e gli addetti ai lavori, tanto che Berrettini ha deciso di spiegare personalmente l’accaduto attraverso un messaggio ai suoi follower su Instagram. Il finalista di Wimbledon 2021 ha confessato: “Molti di voi hanno visto che ieri in campo non sono stato benissimo, sono quasi svenuto. Già dal risveglio mi sentivo debole, ma ho deciso di non rinunciare alla partita, dato che negli ultimi mesi ho giocato davvero poco. Ho cercato di dare il massimo, nonostante le circostanze non fossero delle migliori.” 📺❤️ LiveTennis TV – Matteo Berrettini rivela: “Sono quasi svenuto in campo a causa di un Virus. Ora sto bene.. La causa di questo malore improvviso? Berrettini la attribuisce a un virus intestinale, dal quale fortunatamente afferma di essersi già ripreso. “Ora sto bene – rassicura i suoi fan – e tornerò in Europa a breve. Il mio prossimo impegno sarà a Marrakech, seguito da una serie di tornei sulla terra rossa, culminanti con il Roland Garros, passando per il torneo di casa a Roma.” Dopo un periodo di assenza dai campi di sei mesi, e fresco finalista al Challenger di Phoenix, Berrettini è pronto a rilanciarsi nel circuito ATP, puntando a risalire nel ranking. La sua prossima sfida lo vedrà protagonista al torneo ATP 250 sulla terra rossa in Marocco, segnando l’inizio della sua stagione sul “rosso”. Un ritorno che il tennista romano attende con impazienza, pronto a lasciarsi alle spalle gli ostacoli fisici degli ultimi tempi. Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal: “La mia priorità è tentare di competere ma non sicuro che accadrà”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    In un anno segnato da sfide e ritiri, Rafael Nadal non perde la speranza e punta con determinazione alla stagione su terra battuta, il suo principale obiettivo della stagione. L’ultima delusione per il campione spagnolo è stata la necessità di ritirarsi dall’ATP 1000 di Indian Wells, un passo indietro che non ha però scalfito la sua volontà.In vista della prossima grande sfida, il Masters 1000 di Monte Carlo, Nadal ha condiviso con l’agenzia EFE il suo stato d’animo e i suoi piani futuri. Nonostante le incertezze e le difficoltà degli ultimi tempi, il maiorchino non ha intenzione di arrendersi.
    Conscienza delle Difficoltà ma Nessuna Resa“La mia priorità è tentare di competere. Sto procedendo giorno per giorno. Purtroppo, l’ultimo periodo ha reso difficile prevedere cosa mi accadrà. Mi sto allenando intensamente per iniziare al meglio la stagione su terra battuta, che rappresenta il mio grande obiettivo. Tuttavia, non posso garantire cosa succederà,” ha dichiarato Nadal, evidenziando una consapevolezza acuta delle sfide ma anche una volontà ferrea di non cedere.
    Impegno CostanteNonostante le avversità, Nadal non ha mai smesso di allenarsi e di lottare. “Mi sento bene, ma fino a questo momento non sono stato in grado di seguire il calendario che avrei voluto. Spero che la situazione possa cambiare, ma neanche io posso essere certo di ciò,” ha aggiunto, sottolineando il suo impegno incessante nel perseguire gli obiettivi prefissati.
    Il Ritiro da Indian WellsParlando del suo ritiro da Indian Wells, Nadal ha spiegato: “Non volevo iniziare un torneo nelle condizioni in cui mi trovavo, senza alcuna garanzia di poter raggiungere i livelli di prestazione che mi impongo prima di affrontare una competizione di tale importanza. Non ero preparato per un torneo di quel livello.”
    Aspettative per i Prossimi MesiCon un approccio pragmatico e realista, Nadal affronta il futuro con cautela ma senza perdere la speranza. “Essere ottimista o pessimista non cambia la situazione. È stato impossibile competere negli ultimi due anni, quindi la mia meta principale rimane quella di poter competere. Se dovessi essere ottimista, probabilmente non starei nemmeno tentando ora. Non voglio essere né troppo positivo né negativo, voglio solo procedere giorno per giorno e vedere fino a che punto posso spingermi.”
    In un periodo di incertezze, Rafael Nadal rimane un esempio di determinazione, non arrendendosi di fronte alle sfide e mantenendo vivo il suo spirito competitivo in attesa di tornare a brillare sulla terra battuta, il suo regno indiscusso.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La WTA propone cambiamenti al Ranking Protetto: Nuove speranze per gli “innocenti” rientranti dal Doping

    Tara Moore nella foto

    Il ranking protetto è un beneficio concesso ai tennisti dopo lunghi periodi di assenza dovuti a infortuni. Tuttavia, questa norma potrebbe essere vicina a un cambiamento significativo, come riportato da Reuters, considerando una questione molto attuale: il ritorno in campo dopo sospensioni per doping.
    Simona Halep, al momento, non ha un ranking a seguito della riduzione della sua squalifica da quattro anni a nove mesi, decisione che le ha permesso di tornare immediatamente in campo. Essendo stata fuori competizione per più di un anno, ha perso tutti i punti e si trova ora a dover ricominciare da zero, anche se probabilmente riceverà numerosi wild cards fino a quando non otterrà un ranking sufficiente per competere ai massimi livelli.
    Di fronte a questa situazione, la WTA sta considerando la possibilità di consentire l’uso del ranking protetto, ma solo nei casi in cui le tenniste dimostrino la loro innocenza, come è avvenuto, ad esempio, con la britannica Tara Moore. Moore è stata assente dal circuito per 19 mesi a causa di una sospensione per doping, prima di essere completamente scagionata. In base a una possibile nuova regola, avrebbe potuto utilizzare il ranking che possedeva al momento dell’interruzione.
    Nel caso di Halep, ciò che potrebbe essere preso in considerazione è l’uso del ranking che aveva alla fine della sospensione di nove mesi, relativa all’assunzione di una sostanza proibita, sebbene senza consapevolezza o per negligenza. Questo approccio riflette un’evoluzione nelle politiche della WTA, che cerca di bilanciare equità e rigore nel trattamento dei casi di doping, offrendo al contempo una seconda possibilità a chi viene giudicato innocente o meno gravemente colpevole.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Annuncio di un Annuncio: Nick Kyrgios domani svelerà i suoi prossimi piani

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    È un annuncio… dell’annuncio! Nick Kyrgios ha rivelato giovedì sui social media che farà un annuncio venerdì, alle 21:00 (senza specificare il fuso orario). L’australiano, che ha 29 anni, è stato lontano dal circuito da molto tempo, avendo partecipato a solo un incontro nel 2023.
    Date alcune delle sue recenti interviste, è prevedibile che Kyrgios annuncerà il torneo al quale intende partecipare per fare ritorno al circuito dopo aver (finalmente) risolto i suoi ultimi problemi fisici. Oppura potrebbe annunciare il ritiro ma sembra una cosa davvero molto remota.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “Già prima della partita non mi sentivo troppo bene. Non sono sicuro di cosa avessi, mi sentivo molto debole e non ho quasi mangiato”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    L’incontro di primo turno al Masters 1000 di Miami tra Matteo Berrettini e Andy Murray è stato un vero e proprio incontro dalle due facce che ha visto il tennista romano soccombere di fronte allo scozzese con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-4. La partita è stata segnata da un momento di apprensione nel secondo set, quando Berrettini ha manifestato un evidente stato di malessere, al punto da barcollare sul campo.
    Dopo un intervento del personale medico, Berrettini ha mostrato un coraggio notevole terminando l’incontro, pur non essendo nelle condizioni ottimali. “La prestazione è stata abbastanza buona, considerando che già prima della partita non mi sentivo bene. Non sono sicuro di cosa avessi, mi sentivo molto debole e non ho quasi mangiato. Visto quanto accaduto in passato, il pensiero di non scendere in campo non era neanche da prendere in considerazione” ha confessato il giocatore durante un’intervista concessa a Sky Sport.
    Nonostante le avversità, Berrettini ha messo in campo una prestazione di qualità. “Ho giocato un’ottima partita a livello di qualità di tennis. A un certo punto ho avvertito un forte calo energetico, poi tutto il merito va a lui che è sempre lì, solido e pronto a mettere in difficoltà. Anche nel terzo set, quando sembrava potessi avere un vantaggio, ha giocato tre punti incredibili per evitare il break. Sono dispiaciuto, ma ora è tempo di riposare,” ha aggiunto.
    Arrivato a Miami dopo una settimana intensa a Phoenix, dove ha raggiunto la finale del Challenger 175 nonostante un doppio turno, Berrettini ha espresso sorpresa e soddisfazione per la sua resistenza fisica e mentale: “Non avrei mai immaginato di arrivare in finale dopo tante partite consecutive e in condizioni così diverse. È stato uno shock per il corpo, ma bisogna adattarsi. Ci sono tanti aspetti positivi, sto giocando bene e c’è ancora margine di miglioramento. Dopo 7 mesi fuori, non pensavo di essere così pronto. Ovviamente sono dispiaciuto per la sconfitta.”
    Con lo sguardo già rivolto al futuro e alla stagione sulla terra rossa, Berrettini rimane ottimista: “La mia annata è appena iniziata e sono convinto che arriveranno soddisfazioni.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Botta e risposta tra Caroline Woxniacki e Simona Halep sulla questione wild card a Miami: “non penso che una giocatrice che viene da una sospensione per doping dovrebbe ricevere una wild card”

    Simone Halep e Caroline Wozniacki nella foto

    Caroline Wozniacki e Simona Halep, entrambe ex numero uno del mondo e vincitrici di Slam, hanno avuto un confronto diretto attraverso le loro conferenze stampa dopo il primo turno del WTA 1000 di Miami. La discordia è nata dalla decisione degli organizzatori del torneo di offrire una wild card a Halep, consentendole di partecipare a uno dei tornei più prestigiosi al mondo pochi giorni dopo che la sua sospensione per doping era stata ridotta da quattro anni a soli nove mesi.
    La danese di 33 anni ritiene che Halep dovrebbe ricominciare da zero, senza l’aiuto di inviti. “Ho sempre rispettato Simona e abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Ho parlato chiaramente in passato del mio punto di vista sul doping e le mie opinioni non sono cambiate. Desidero uno sport pulito e giusto per tutti. Capisco il desiderio dei tornei di avere grandi stelle, ma non credo che un atleta proveniente da una sospensione per doping debba beneficiare di una wild card. Se vuoi fare un ritorno, anche in caso di errore, capisco, ma dovresti iniziare dall’inizio. Questa è la mia opinione in merito. La situazione di Simona è stata a lungo dibattuta. La sua sospensione è stata ridotta, non è stata assolta, ma semplicemente abbreviata. È stata lontana dal tennis per un po’ e ora sta facendo il suo ritorno. Io voglio solo che il tennis sia pulito. Aspiro a esempi positivi per le nuove generazioni. È uno sport che coinvolge grandi somme di denaro, alta competitività e molti atleti. Desidero una competizione leale. Sono sempre stata un’atleta onesta” ha affermato la danese.
    Halep ha risposto prontamente nella sua conferenza stampa: “Non ho commesso nulla di male. Non ho truccato nulla. Non mi sono dopata. Sarebbe meglio se si leggesse la decisione del TAS, secondo cui si trattava di un supplemento contaminato, non di doping. Non ho mai avuto a che fare con il doping. Non mi sono mai dopata, quindi non sono una che bara. Ringrazio il torneo per avermi concesso la wild card e per avermi dato l’opportunità di giocare in un torneo così importante. È stato meraviglioso tornare. Questo parere rappresenta solo la negatività di una persona nei miei confronti e non ha grande importanza, perché ho centinaia di persone che mi stanno vicino e mi mostrano solo amore. Accetterò questo punto di vista dandogli l’importanza che merita”.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner, sorpasso fallito ma per la vetta del ranking è solo questione di tempo: le quote sorridono a Jannik, può superare Alcaraz e Djokovic

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Con la sconfitta in semifinale a Indian Wells per mano di Alcaraz, Jannik Sinner ha fallito il primo tentativo di sorpasso in classifica. Se l’azzurro avesse vinto contro il collega spagnolo, sarebbe salito al secondo posto del ranking ATP, ma l’ascesa del campione altoatesino è solo rinviata per i bookmaker. A Miami, questa settimana, Jannik sarà seconda testa di serie vista l’assenza di Djokovic e potrà puntare a fare bottino pieno dopo la finale dello scorso anno. Secondo gli esperti il secondo gradino del podio non solo è a portata di mano, ma sarà preludio dell’arrivo alla prima posizione della classifica mondiale entro il 2024, possibilità che si gioca a 2,50.
    Per migliorarsi ancora, però, Sinner dovrà ripetere l’impresa che un paio di mesi fa gli ha consentito di conquistare a Melbourne il suo primo Slam. Roland Garros, Wimbledon e US Open saranno i palcoscenici in cui i confronti con Alcaraz e soprattutto Djokovic peseranno di più.
    La vittoria del numero uno d’Italia nell’open di Parigi è offerta a 5,50, dietro proprio ad Alcaraz, a 2,50 e Djokovic, a 3,25. Sull’erba di Wimbledon, dopo la semifinale del 2023, il titolo per Jannik è proposto a 4,50, ancora terza quota dietro ai soliti rivali, esattamente come a New York e nell’appuntamento forse più importante dell’anno: le Olimpiadi, ancora una volta sui campi del Roland Garros, dove il padrone di casa Rafa Nadal, però, non è quotato dai bookmaker. LEGGI TUTTO