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    Karen Khachanov rivela di avere il coronavirus

    Karen Khachanov RUS, 1996.05.21

    Karen Khachanov, 24 anni e attualmente numero 20 nella classifica ATP, ha annunciato questo giovedì sui suoi social network di essere risultato positivo al coronavirus a Dubai, dove risiede e sta svolgendo la sua preparazione per il 2021. Anche sua moglie e suo figlio di due anni hanno contratto la malattia.

    Khachanov è uno dei tanti tennisti ad aver avuto il covid-19. Tra i più noti Novak Djokovic, Simona Halep, Grigor Dimitrov, Fabio Fognini, David Goffin e Borna Coric. LEGGI TUTTO

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    Australian Open 2021 a rischio, il parere dei giocatori

    Alexander Zverev

    Dopo la doccia fredda di ieri, con la conferma da parte del governo dello stato di Victoria (Australia) delle restrizioni all’ingresso fino al 31/12/2020 per contenere la pandemia, arrivano alcune reazioni da parte dei giocatori. C’è un misto di incredulità, delusione ma anche speranza. Craig Tiley è uno dei dirigenti tennistici più preparati e stimati, e l’Australian Open un evento troppo importante per esser cancellato visto che, tra l’altro, la situazione sanitaria a Melbourne è in questo momento sotto controllo. Le cautele delle autorità derivano proprio dalla volontà di mantenere lo status quo (da 20 giorni nessun nuovo contagio registrato nello stato di Victoria, ma è scoppiato un piccolo focolaio ad Adelaide) e di fare il possibile affinché l’Australia non precipiti di nuovo nell’emergenza.
    A Londra il tedesco Alexander Zverev ha commentato così la notizia della conferma delle restrizioni agli ingressi in Australia: “Dobbiamo dare credito a Tennis Australia e Craig Tiley, penso che stiano facendo il meglio che possono. Capisco la cautela del governo australiano: se 3000 persone vengono per il tennis in pochi giorni, è quasi sicuro che potrebbero scapparci dei nuovi positivi, questo è indubbio, quindi capiamo che siano molto attenti a questo aspetto”.
    Il brasiliano Bruno Soares, membro dell’ATP Players Council, ha espresso preoccupazione per le tempistiche: “Se dobbiamo arrivare, restare in quarantena ed uscire a giocare immediatamente, è una situazione pericolosa per i giocatori, sarebbe tutt’altro che ideale. Sappiamo che stanno cercando di ottenere le migliori condizioni per noi in modo che possiamo prepararci adeguatamente. Dobbiamo essere pazienti e lasciare che l’Australia faccia quello che deve fare, e forse avremo una buona estate”.

    Si dice fiducioso l’argentino Diego Schwartzman: “Da quello che so, non credo che l’Australia verrà cancellata. C’è una situazione simile a quella vissuta agli US Open, con molte discussioni tra l’organizzazione del torneo e il governo del loro paese. L’ATP e i giocatori sono esclusi, perché ci sono dei protocolli sanitari da rispettare. Le decisioni di voler ricevere stranieri o meno vanno oltre le nostre competenze, ma questo influisce sui tornei. La posizione dell’Australia oggi è di non ricevere stranieri fino al 1 gennaio, e mantenere la quarantena di 14 giorni senza la possibilità di gareggiare, forse potremo almeno allenarci. Solo dopo il 14 gennaio potremo giocare. Non è il massimo se le cose restassero così. Dobbiamo vedere cosa succede anche con i tornei sudamericani. Noi siamo in attesa. L’ATP ha deciso di salvare i punti per la classifica, e questo aiuta i giocatori nel prendere la decisione se andare o meno in Australia, ma credo che la maggior parte di noi vorrà andare, anche perché il calendario potrebbe essere modificato”.
    Infatti le proposte sul tavolo sono molte: si parte dallo spostamento in avanti del torneo di una o due settimane, con gli eventi di Sydney e Brisbane posticipati dopo lo Slam, o addirittura l’inizio degli Australian Open a febbraio. Altra ipotesi è di imporre una bolla blindatissima a Melbourne sullo stile degli ultimi US Open, con almeno tre settimane di gioco (un torneo per prepararsi e quindi gli Australian Open, tutti nell’impianto di Melbourne park, magari senza pubblico). Anche l’aspetto economico è uno dei fattori decisivi: Craig Tiley è fermamente deciso a far disputare il torneo quasi “a tutti i costi”, tuttavia ha affermato al Sydney Morning Herald che dovrà investire più di 33 milioni di dollari australiani nella biosicurezza, un costo imprevisto. “Possiamo mantenere i nostri guadagni dalle trasmissioni televisive, ma perderemo entrate dal merchandising, dalla vendita dei biglietti e ci saranno meno entrate dall’ospitalità”.
    La situazione è in divenire, vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fiona Ferro ha contratto il coronavirus

    Fiona Ferro FRA, 12-03-1997

    Fiona Ferro, numero 42 della classifica mondiale, ha annunciato questo martedì di essere risultata positiva al coronavirus, entrando così a far parte di una lunga lista di tennisti (molti più uomini che donne) che sono risultati positivi al virus che ha cambiato il nostro modo di vivere.

    La transalpina era nella migliore forma della carriera: ha vinto ad agosto il WTA di Palermo, il primo della sua carriera nel circuito maggiore, e ha raggiunto gli ottavi di finale al Roland Garros, dove ha perso solo contro la futura finalista Sofia Kenin. LEGGI TUTTO

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    Nuovo DPCM: arriva il comunicato della FederTennis. Sospese le competizioni “non di interesse nazionale”

    La Federazione Italiana Tennis, attraverso il proprio sito ufficiale, ha reso note alcune variazioni di programma in seguito alla pubblicazione del nuovo DPCM varato dal Premier Giuseppe Conte al fine di limitare i rischi per l’emergenza Coronavirus. Nella nota si legge: “In osservanza al Dpcm del 25 ottobre 2020, la Federazione Italiana Tennis comunica che sono sospese, […] LEGGI TUTTO

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    Nuove regole anti-coronavirus

    Nuove regole anti-coronavirus

    Dopo il nuovo DPCM di ieri, le manifestazioni sportive italiane, comprese quelle tennistiche, devono sottostare a nuove disposizioni.
    In particolare c’è il divieto di assembramenti statici ( pubblico) superiore al 15% della capienza fino a un massimo di 1000 persone, per eventi all’aperto ( torneo di Forte village attualmente in corso ), e di 200 persone per eventi che vengono svolti al chiuso ( prossimo torneo Challenger di Parma ).

    Ogni atleta proveniente dall’estero in particolare da Paesi a rischio, può partecipare a tali manifestazioni sportive purché sia risultato negativo a un qualsiasi test per coronavirus (antigenico, molecolare) nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Challenger Praga: Trovato positivo un tennista ceco al Covid-19

    L’ATP sta rafforzando il protocollo anti COVID-19 dopo aver confermato la presenza di un positivo nei test effettuati ai giocatori prima dell’inizio del torneo di Praga. Il giocatore, come confermato dall’ATP, è locale e potrà effettuare la quarantena in casa. Stiamo parlando di un giocatore della Repubblica Ceca che, secondo il comunicato stampa, non era […] LEGGI TUTTO

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    Circuito Future: cancellato il torneo di Minsk a tre giorni dall’inizio delle qualificazioni

    L’International Tennis Federation (ITF) ha deciso, pochi minuti fa, di cancellare il torneo Future di Minsk (Bielorussia) in programma dal prossimo 16 agosto: alla “Belglobal Cup“, che si sarebbe dovuta svolgere sui campi in cemento outdoor del “Republic Olympic Tennis Center” erano iscritti al tabellone principale due Top-400 del ranking ATP (il francese Dan Added, n. 379, […] LEGGI TUTTO