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    Il capitano dell’Emma Villas Siena sarà il libero Federico Bonami

    Per la prima volta nella storia dell’Emma Villas Siena il capitano della squadra sarà un libero. Federico Bonami, toscano classe 93’ avrà in mano la grande responsabilità di essere la voce dello spogliatoio in campo e fuori.
    Federico Bonami, arrivato la scorsa stagione nella squadra biancoblu da Verona, ha commentato così la notizia della nomina di capitano: “Sono stato informato da Coach Graziosi, è per me un’emozione enorme essere il capitano come anche una grande responsabilità. Cercherò di portare a servizio del gruppo la mia esperienza, – aggiunge il neocapitano biancoblu – quella acquisita negli ultimi cinque anni in SuperLega e nei precedenti in Serie A2. Inoltre, ho sempre cercato di imparare dai capitani delle squadre di cui facevo parte. Molti di questi erano dei giocatori con una spiccata mentalità vincente e capaci di gestire lo spogliatoio nei momenti più delicati della stagione”.
    Sullo stato di forma della sua squadra il neo capitano Bonami aggiunge: “Abbiamo cominciato ad allenarci da ormai tre settimane e sono molto contento dei ritmi che stiamo tenendo e dell’attitudine al lavoro che vedo da parte di tutti i ragazzi”.

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    Dario Monguzzi resta a Cantù per la sua diciannovesima stagione

    Diciannove stagioni consecutive con la stessa maglia. Insieme a Luca Butti, una bandiera canturina, tra le ultime nello sport. E anche nella prossima stagione il legame tra il Capitano Dario Monguzzi e il Pool Libertas Cantù continuerà. Il campionato 2021/2022 l’ha visto fermo ai box, ma in quello appena concluso è tornato alla grandissima a calcare il taraflex del PalaFrancescucci.
    “A Dario, dopo la Semifinale di DelMonte® Coppa Italia Serie A2 dissi che se non avremmo vinto un trofeo non poteva smettere – confessa Coach Francesco Denora –. Lui mi ha risposto che non aveva nessuna intenzione di smettere, e quindi eccoci qua: ora manca solo il trofeo. Non devo presentare certo io Monguzzi: nella passata stagione, al rientro dal lungo stop, ci si aspettava che avrebbe lavorato per tornare al meglio, ma sfido chiunque a dire che lo avrebbe fatto in questo modo. Una stagione di altissimo livello in ogni fondamentale, e da vero leader nello spogliatoio. Guardarlo a fine allenamento fermarsi a fare ancora delle battute era davvero un grande esempio per i più giovani: insomma non potevamo proprio fare a meno di lui!”.
    “Sono contento di rimanere a Cantù per l’ennesima stagione, la mia diciannovesima, sono diventato ‘maggiorenne’ – dice il Capitano canturino –. Ho fortemente voluto la stagione appena conclusa: non era scontata, comunque dovevo lavorare bene e conquistare il posto. Mi sembra di stare meglio rispetto a qualche anno fa, e in questo campionato mi sono tolto parecchie soddisfazioni grazie all’aiuto dei miei compagni di squadra, soprattutto all’inizio, quando sapevo che non sarebbe stato semplice riprendere dopo un anno di stop. Ringrazio la società che crede in me da tantissimo tempo: credo che sia una stima reciproca quella che mi lega a Cantù, e per cui Cantù è legata a me. Con il Presidente non c’è mai stato nemmeno un momento in cui si è dubitato, e questo mi fa molto piacere”.

    LA SCHEDA
    DARIO MONGUZZI
    NATO A: Monza (MB)
    IL: 23/07/1984
    ALTEZZA: 204cm
    RUOLO: centrale
    CARRIERA:
    1998-2003: Asystel Milano (Giovanili/B2)
    2003-2004: Volley Merate (B2)
    2004-2005: Volley Milano (B1)
    2005-…: Pool Libertas Cantù (B1/A2)

    PALMARES
    Campione Europeo Juniores – 2002 LEGGI TUTTO

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    Fascia da capitano a Matteo Paoletti, Gabriele Parisi è il suo vice

    Matteo Paoletti è il nuovo capitano della Pallavolo Bari.
    La sua esperienza, il suo carisma e la sua leadership hanno già conquistato l’intero ambiente biancorosso che, in queste prime tre settimane di preparazione, ha avuto modo di apprezzare la sua grande professionalità e le sue importanti qualità tecniche e morali.

    L’opposto marchigiano indosserà la fascia da capitano per la prima volta nella sua ultraventennale carriera pallavolistica e sarà coadiuvato nel ruolo di vice dal palleggiatore Gabriele Parisi.

    “Ringrazio la società, lo staff tecnico e i compagni di squadra per questo importante attestato di stima – le sue prime parole -. Ricevere la fascia da capitano è una bella gratificazione. Cercherò di interpretare questo ruolo con responsabilità, impegno ed attaccamento alla maglia. Metterò tutta la mia esperienza al servizio del gruppo e, come sempre, darò il massimo in campo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi stagionali“.

    A margine dell’ultima seduta di allenamento settimanale, il numero 14 biancorosso ha espresso, altresì, grande soddisfazione per il lavoro svolto finora agli ordini del coach Beppe Spinelli e del suo staff: “Il bilancio di queste prime tre settimane è molto positivo. Grazie ad un programma di lavoro intenso e faticoso stiamo ponendo solide basi per una stagione entusiasmante. Allenamento dopo allenamento si sta creando un bel gruppo, coeso ed omogeneo, composto da atleti forti che, nel corso del campionato, saranno tutti protagonisti. Le tante soluzioni in rosa si riveleranno determinanti in una competizione lunga e difficile come la serie A3“

    In conclusione, il neo capitano si è soffermato sulla serie di test match in arrivo contro la BCC Castellana Grotte (A2), l’Aurispa Libellula Lecce (A3) e la Leo Shoes Casarano (A3): “Queste sfide ci consentiranno di valutare il nostro livello di preparazione e, soprattutto, di analizzare tutti gli aspetti da migliorare in vista dell’esordio in campionato contro Palmi“. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, il nuovo capitano è Roberto Cominetti

    Nuovo ciclo e nuovo capitano. Se Antonio Cargioli è ormai un bergamasco acquisito e ha alzato per primo una Coppa Italia e due Supercoppe nell’arco di due campionati, l’Agnelli Tipiesse ora ha scelto un orobico purosangue: Roberto Cominetti. Un segnale particolarmente significativo, che rinsalda ulteriormente il legame rossoblù con le radici e con la storia. Il 25enne schiacciatore, nato e cresciuto in città, ha mosso i primi passi nell’Olimpia prima di un giro d”Italia concluso pochi mesi fa a Reggio Emilia con il “double” Coppa Italia e playoff, con la soddisfazione ulteriore del premio di miglior giocatore in entrambe le circostanze.
    IL CARISMA NEL DNA – “Un onore e un orgoglio ricoprire il ruolo. Ringrazio il tecnico Gianluca Graziosi e la società per la fiducia che hanno riposto in me. Fin da bambino mi è sempre stata attribuita l’etichetta di un elemento competitivo, battagliero che con il giusto temperamento riusciva ad esprimersi al meglio. Questo è il mio punto di forza e dovrò riuscire a trasmettere tutta la mia carica ai ragazzi sia nei momenti positivi, ma soprattutto in quelli di difficoltà”.
    PASSAGGIO DI TESTIMONE – “Cargioli è un uomo intelligente, sveglio, rispettoso e che ho sempre stimato; è stato, è e sarà sempre una figura molto importante all’interno dello spogliatoio. Sono certo che lui e Padura Diaz saranno due ottime spalle”.
    AMBIENTE E ALCHIMIA – “Il gruppo è nuovo, siamo giovani e sono molto contento del rapporto che si è instaurato tra di noi. Stiamo bene insieme, ridiamo e scherziamo nei momenti opportuni e quando lavoriamo siamo molto concentrati per seguire le indicazioni del coach. Ci sono tutte le basi per far sì che sia una grande stagione”. LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo Volley ha il suo nuovo capitano: la fascia a Santiago Orduna

    All’argentino Orduna i gradi di capitano. Il suo vice è il riconfermato Davide Candellaro.
    Talento e solidità, carattere e tenacia, generosità e ambizione: ecco le qualità che Santiago Orduna possiede per natura e che nel corso della sua ventennale carriera ha saputo far emergere fuori e dentro il perimetro del campo di gioco.
    Motivazioni che hanno indirizzato la decisione della Società e del tecnico Cezar Douglas ad assegnare la fascia di capitano all’alzatore argentino Santiago Orduna, classe ’83, proveniente dalla Superlega.
    Sarà un punto di riferimento importante del roster giallorosso che si prepara a disputare il prossimo torneo di Serie A2 come spiega il Presidente giallorosso Pippo Callipo: “Essere il capitano di una squadra significa avere la capacità di vivere in prima persona tutte le problematiche del gruppo riuscendo a trovare le contromisure per smussare gli angoli nelle situazioni più spigolose, intervenire prontamente per ristabilire l’armonia da cui inevitabilmente dipende anche il rendimento della squadra. Siamo convinti che Orduna, per la sua esperienza e la sua professionalità, saprà assumersi gli oneri e le responsabilità che il ruolo comporta oltre a godersi il prestigio di indossare la fascia di capitano”.
    Una notizia che arriva mentre il lavoro di preparazione della Tonno Callipo Volley è entrato nel vivo: è in corso la quarta settimana di attività con l’obiettivo di ottenere la la graduale ripresa tecnica oltre che fisica degli atleti.
    Il numero 5 dei vibonesi ha subito compreso l’importanza di guidare i compagni di squadra in questa nuova avventura:“Sono molto contento. È un ruolo che comporta una grande responsabilità nei confronti della Società, dello staff e dei miei compagni. Cercherò di dare il mio contributo in tutto ciò che occorre per la crescita del gruppo. Essendo il meno giovane della squadra mi aspettavo che la scelta sarebbe ricaduta su di me e – confessa il regista –  ci tenevo anche in quanto riconosco in questo gruppo il mio stesso modo di lottare con agonismo in campo. Un gruppo che sta lavorando con serietà fin dal primo giorno, che vuole essere esigente e determinato per ottenere i risultati prefissati”.
    Sull’apporto che potrà dare e sulla politica che adotterà nel corso del suo mandato ha le idee chiare: “Negli ultimi anni in un modo o nell’altro ho sempre rivestito questo ruolo e credo di avere le caratteristiche giuste per fare il capitano. La fiducia dei compagni va guadagnata dimostrando professionalità e responsabilità in ogni allenamento e in ogni partita, dentro e fuori dal campo. La fiducia non si può comprare e neppure obbligare gli altri a seguirti. Questa sarà la sfida più grande per me e anche il fatto di riuscire a tenere unito lo spogliatoio perché la stagione è lunga. Ci saranno ostacoli e difficoltà da superare. Se saremo uniti potremo superare tutto”.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    La Lube ha il suo nuovo capitano! Fascia a Luciano De Cecco!

    Nella stagione 2022/23 il palleggiatore biancorosso Luciano De Cecco indosserà la fascia da capitano della Cucine Lube Civitanova. Successivamente all’addio di Osmany Juantorena, dopo essersi consultato con la società, il tecnico Chicco Blengini ha deciso di dare questa chance all’alzatore argentino. Il numero 15 dei campioni d’Italia, al terzo anno da cuciniero, ha subito compreso l’importanza di poter guidare la Lube tricolore verso nuovi traguardi.
    De Cecco, che nell’ultima annata si è ritrovato nei panni di vicecapitano in campo, quando Robertlandy Simon faceva le veci dell’infortunato Juantorena, è stato quindi scelto da società e tecnico come nuovo punto di riferimento del roster biancorosso. Responsabilità che il regista di Santa Fe ha subito accolto con gratitudine e fierezza.
    “Sono molto contento di indossare la fascia da capitano e sono altrettanto ottimista per questo nuovo percorso – dichiara Luciano De Cecco, fresco di nomina –. Non è semplice ereditare un compito così importante da un grande giocatore e una grande persona come Osmany Juantorena, ma prenderò questa responsabilità a testa alta! Saluto tutti i tifosi e tutti i miei compagni. Ci vedremo presto!”.
    Da oggi De Cecco fa parte della lista dei capitani nella storia della Cucine Lube Civitanova, ruolo che in epoca recente (dal 2010 in poi) è stato rivestito da Omrcen, Monopoli, Zaystev, Podrascanin, Miljkovic, Stankovic e Juantorena. LEGGI TUTTO

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    L’intervista completa al Capitano Dario Monguzzi

    Prima di tutto, come stai?Sto bene. Mi sto allenando quasi tutti i giorni seguendo le indicazioni del preparatore fisico, e sono in attesa di cominciare la preparazione con la squadra! Ho fatto tutte le visite necessarie, e una volta avuto l’ok da parte dei medici ho trovato l’accordo con il Presidente Ambrogio Molteni in fretta.
    La scorsa stagione ti abbiamo visto “soffrire” con la squadra da bordo campo
    Per me è stato un “calvario” non poter dare il mio contributo in campo e non partecipare alla vita di spogliatoio con i miei compagni. Avendo sempre fatto “vita da atleta” ed essendo io un tipo abitudinario, il fatto di avermi “sballato” la routine quotidiana ha influito. Sulle due stagioni precedenti, invece, aveva pesato la situazione Covid. Ora ho proprio voglia di ricominciare e fare tutto quello che mi è mancato.
    E ora il ritorno in campo
    Non è facile ricominciare dopo un anno di stop a 38 anni, ed è diverso da ricominciare dopo un anno di stop a 28 anni. Il tempo passa per tutti, e sono consapevole del fatto che non giocherò ancora 10 anni. C’è un momento per tutto, e quello che non volevo era smettere per un problema di salute. Smettere sarà una mia decisione, mettendo tutto sul piatto della bilancia.
    Anno nuovo, nuovo Coach
    Ho sentito Coach Francesco Denora poco dopo la sua firma con la Libertas: mi ha chiesto come stavo, e voleva capire la mia disponibilità, e questo mi ha fatto molto piacere. Gli ho ovviamente spiegato la situazione, con gli ultimi accertamenti e le ultime visite da fare, e una volta fatto tutto gli ho dato il mio ok. Mi ha fatto un’ottima impressione, anche se sia Sette che Copelli me ne avevano già parlato bene dato che lo avevano avuto entrambi come allenatore. Mi sembra umanamente molto completo, capace di rapportarsi e di adattarsi alle situazioni, oltre che estremamente disponibile.
    Cosa ne pensi della squadra che è stata costruita?
    I rientri di Preti e Alberini sono importanti. Sono entrambi stati qui nella stagione 2018-2019, poi Alessio ha fatto quattro stagioni in continua crescita e da protagonista, ed è diventato un giocatore maturo pur nella sua giovane età. Ha conquistato una promozione in Serie A2, e quest’anno con Motta di Livenza da neopromossi hanno fatto un ottimo campionato, raggiungendo anche i Play-Off. Alessandro aveva fatto la differenza nel suo ultimo anno a Cantù: è sempre una certezza. In diagonale con lui giocherà Ottaviani: è uno schiacciatore che è sempre piaciuto alla società, ma che per una serie di motivi non è mai approdato alla Libertas, e sono il giusto connubio – uno più tecnico, da seconda linea, mentre l’altro è più attaccante. Conosco Gamba solo da avversario, ma l’anno scorso a Motta di Livenza ha fatto un ottimo campionato, pur “sovraccaricato” come poteva essere Motzo da noi. Avrà sicuramente voglia di confermarsi dopo questa annata. Reparto centrali: Aguenier è un buon giocatore, e avrà il compito di sostituire Copelli, che l’anno scorso è stato il miglior centrale della Serie A2. Credo che Mazza sia stato bravo a farsi trovare pronto vista la mia assenza, e a lavorare sodo per fare il grande campionato che ha fatto. Non conosco bene Gianluca Rossi, ma mi hanno detto che potrà fare bene. Chiaramente poi l’allenatore farà giocare chi meriterà a livello atletico, tecnico e sportivo. I due liberi sono Butti e Picchio. Luca è una certezza, e non gli si può dire niente: ormai è un giocatore super maturo, d’equilibrio, e uno dei migliori del suo ruolo. Ritengo Matteo, poi, un libero molto forte: a parte l’esperienza che ha fatto a Cisterna, quando era qui a Cantù ha fatto un percorso di crescita molto marcato. È molto forte in difesa, e quindi nell’economia del gioco e nel mantenere un livello alto di allenamento è perfetto. È un gran lavoratore, e non gli si può dire niente. Ritorna anche Galliani: è migliorato tanto nell’anno in cui è stato qui, e l’esperienza alla Vero Volley è stata importante, anche se ha avuto poco spazio. Ha avuto però la possibilità di allenarsi tutti i giorni con atleti molto forti e di fama internazionale, e arrivati ad una certa categoria l’approccio al lavoro conta: se segui le persone che giocano forte, puoi solo imparare e migliorare. Anche per lui può essere un anno di crescita ulteriore e di conferma. Sì, sulla carta parte come terzo, ma credo che possa dimostrare di poter tenere il campo, e magari rubare il posto a uno dei due titolari sulla carta, e dimostrare quanto è maturato. Rota è un’altra conferma: anche lui ha avuto poco spazio lo scorso anno, ma per le sue doti atletiche e fisiche può migliorare e dimostrare di poter stare in campo dando una mano anche durante gli allenamenti. È una squadra ben costruita e potremo essere competitivi.
    Come vedi il prossimo campionato?
    Guardando le formazioni delle altre squadre, credo che il livello si sia ulteriormente alzato. Pensiamo a squadre come Bergamo, che sono tre anni che arriva prima in Regular Season, e che penso abbia molta voglia di salire e guadagnarsi sul campo la Superlega. O come Vibo Valentia e Ravenna, che hanno costruito delle corazzate per tornare in alto. O la stessa Cuneo, che quest’anno ha fatto un campionato di alta classifica, che è arrivata in finale di Coppa Italia, che è uscita in semifinale Play-Off, che dal punto di vista societario ha grandi ambizioni, non è da sottovalutare. Considerando che ci saranno due retrocessioni, tutti hanno voglia di mantenere la categoria, e ci sarà tanta competizione per i Play-Off. Sarà un campionato di livello molto alto, pieno di insidie e di ostacoli, ma alla fine sarà il campo a parlare. Il volley è uno sport particolare, non sempre le squadre sulla carta più forti arrivano fino in fondo: deve esserci affiatamento e coesione tra i giocatori, vedi l’esempio di Reggio Emilia, che è arrivata fino in fondo da “outsider”. E il Covid potrebbe essere un fattore da sottovalutare, oltre all’incognita infortuni. Avere una panchina lunga potrebbe essere un aiuto per gestire al meglio questi momenti.
    Il tuo obiettivo per il prossimo campionato?
    Il mio obiettivo personale è riconquistare il posto in campo, che ho dovuto lasciare per cause di forza maggiore lo scorso anno. Come squadra, mi piacerebbe molto che l’ambizione non sia la salvezza tranquilla, ma giocare i Play-Off, che sì sono storia a sé, ma bisogna arrivarci. Vorrei fare un campionato sereno e tranquillo, per poter arrivare al post season con il morale giusto, e l’esempio deve essere secondo me la Reggio Emilia della scorsa stagione. Dovremo essere bravi a costruire un bel gruppo coeso e a mettere insieme le differenze di età che potrebbero farsi sentire.
    Un tuo pensiero finale
    Con l’emergenza Covid un po’ rientrata, c’è tanta voglia da parte nostra di giocare in palazzetti pieni, o comunque con tanto tifo, tanto sostegno, che magari negli ultimi 2-3 anni è venuta meno per le ragioni già dette.
    Sei contento?
    Sì, io sono molto contento. La cosa che mi interessava era riprendere a giocare, e ho voglia di fare la preparazione come ho sempre fatto. LEGGI TUTTO