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    Nba, Fontecchio non basta a Detroit. Miami piega Sacramento

    NEW YORK (STATI UNITI) – Trasferta a New York da dimenticare per Simone Fontecchio: nella notte Nba (quattro le gare disputate) l’ala piccola azzurra va a referto con 12 punti, 3 rimbalzi e 1 assist ma non riesce a evitare la sconfitta dei Detroit Pistons, battuti a 2″ dalla sirena dai Knicks al Madison Square Garden (113-111) grazie ai due tiri liberi più il canestro di Josh Hart (23 punti). Agli ospiti, che incassano la 49esima sconfitta stagionale su 57 partite giocate, non bastano inoltre i 32 punti di Cunningham, i 14 a testa di Grimes e Ivey e la doppia doppia di Duren (11 punti e 16 rimbalzi). A trascinare New York ci pensa il solito Brunson, a referto 35 punti e 12 assist. Bene anche DiVincenzo (21 punti). Importante successo esterno per i Miami Heat che si impongono a Sacramento battendo i Kings 121-110: decisivi i 28 punti e i 10 rimbalzi (7 gli assist) di Adebayo e i 26 punti di Jaquez Jr. Ai padroni di casa non bastano la tripla doppia da 14 punti, 14 rimbalzi e 10 assist di Sabonis, i 28 punti di Murray e i 27 di Fox. LEGGI TUTTO

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    Italbasket: Ungheria ko, Pozzecco vola grazie a Tessitori e Bortolani

    Seconda uscita e seconda vittoria per l’Italia nell’EuroBasket 2025 Qualifiers. Gli azzurri di Gianmarco Pozzecco hanno vinto a Szombathely, contro l’Ungheria, per 83-62, bissando la vittoria dell’esordio contro la Turchia, centrata a Pesar. Così il team italiano chiude imbattuto la prima finestra di qualificazione agli Europei: azzurri a punteggio pieno e in cima in solitaria nel Gruppo B anche grazie alla vittoria in extremis della Turchia sull’Is LEGGI TUTTO

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    Ungheria-Italia, diretta qualificazioni Europei di basket 2025: segui LIVE

    18:34
    Ungheria-Italia 30-31: Petruccelli riporta avanti gli azzurri
    Bene Petruccelli dalla lunetta che fa due su due e riporta l’Italia avanti di una lunghezza.

    18:33
    Ungheria-Italia 30-29: magiari avanti
    Tripla del vantaggio ungherese che porta ancora la firma di Hanga. 

    18:29
    Ungheria-Italia 27-29: time-out di Pozzecco
    Tripla di Benke che riporta l’Ungheria a ridosso degli azzurri, poi coast-to-coast di Hanga che porta i magiari a -2. Time-out di pozzecco.

    18:24
    Ungheria-Italia 22-29: tripla di Severini
    Bellissima giocata di Severini direttamente da rimessa, poi Vojvoda allo scadere dei 24 secondi porta l’Ungheria a -4. Ma non è finita, ancora una tripla di Severini porta l’Italia a 29.

    18:23
    Ungheria-Italia 19-24: Benke accorcia
    Tripla di Bortolani che fa salire gli azzurri a 24 punti, accorcia Benke per i padroni di casa.

    18:17
    Ungheria-Italia 15-17: azzurri avanti a fine prime quarto
    Dopo una tripla di Hopkins che era valso il pareggio all’Ungheria, l’Italia riesce a chiudere avanti il primo quarto (15-17) grazie a un canestro di Mannion

    18:15
    Ungheria-Italia 12-15: magiari in recupero
    Si è bloccata l’Italia, che in questo finale di primo quarto sta subendo il ritorno dell’Ungheria e ha ora ha un vantaggio di +3 (12-15).

    18:11
    Ungheria-Italia 8-15: tripla di Spissu
    Tripla vincente anche per Spissu, con l’Italia che allunga così a +7 contro l’Ungheria all’Arena Savaria di Szombathely

    18:08
    Ungheria-Italia 6-12: Polonara show, tripla di Tessitori
    Avvio di match equilibrato tra Ungheria-Italia all’Arena Savaria, ma una tripla di Polonara (già 7 punti pe ril capitano) e poi una di Tessitori consentono poi agli azzurri di allungare: 6-12.

    18:01
    Ungheria-Italia: iniziata la partita
    Iniziata Ungheria-Italia, sfida del Gruppo B delle qualificazioni a Euro 2025: Spissu, Tessitori, Polonara, Procida e Petrucelli compongono il quintetto azzurro; Keller, Hanga, Benedek, Goloman e Perl in campo invece dall’inizio per i padroni di casa.

    17:56
    Ungheria-Italia: inni nazionali all’Arena Savaria
    Tutto pronto per Ungheria-Italia (inizio ore 18), sfida del Gruppo B delle qualificazioni a Euro 2025 di basket. All’Arena Savaria di Szombathely è il momento degli inni nazionali: a risuonare per primo quello di Mameli, poi quello dei padroni di casa.

    17:44
    Ungheria-Italia: la carica di Procida
    Prima della sfida sul campo dell’Ungheria a caricare l’Italia ci ha pensato Procida in un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport Stadio… (APPROFONDISCI)

    17:30
    Come arriva l’Ungheria alla sfida con l’Italia
    È una Ungheria ferita quella che arriva alla sfida con l’Italia dopo aver perso in Islanda facendosi rimontare dal +9. In vantaggio per tre quarti a Reykjavík, gli uomini del neo coach sloveno Gasper Okorn (due scudetti e una coppa ungherese con Szombathely dal 2018 al 2021) hanno gettato tutto alle ortiche subendo un 21-14 negli ultimi dieci minuti. Tra i migliori in campo i più esperti: l’ex Orlandina e Treviso Zoltan Perl (12 punti e 6 assist, terzo marcatore della Champions League con 18.5 punti di media) e Gyorgy Goloman (12 punti e 8 rimbalzi). Buon match per la stella ungherese Adam Hanga: per lui 7 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. Vecchie conoscenze del nostro campionato il naturalizzato Mikael Hopkins (Reggio Emilia), Akos Keller (Orlandina) e David Vojvoda (Reggio Emilia).

    17:15
    Gruppo B: la Turchia batte l’Islanda
    In attesa di Ungheria-Italia nel Gruppo B oggi (25 febbraio) è già andato in scena il match tra Turchia e Islanda, vinto di misura dai turchi padroni di casa (76-75). Le due squadre sono ora appaiate a quota 3 punti, a +1 sull’Italia che in Ungheria (ancora ferma a zero) andrà a caccia del successo per il sorpasso. Per ogni gruppo sono 3 i pass a disposizione per gli Europei del 2025.

    17:00
    Italia, quante assenze in Ungheria: Polonara capitano
    Diverse defezioni nell’Italia di coach Pozzecco per la sfida in casa dell’Ungheria: out Melli, Tonut, Flaccadori e Spagnolo. Aggregato Davide Casarin, guardia di Venezia, a Szombathely sarà Polonara il capitano azzurro.

    Arena Savaria, Szombathely (Ungheria) LEGGI TUTTO

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    Italia-Turchia diretta: segui la partita di qualificazione agli Europei LIVE

    20:31
    Italia-Turchia, si parte!
    Il primo possesso del match lo conquista la squadra di Pozzecco.

    20:29
    Italia-Turchia, i quintetti ufficiali
    ITALIA: Spissu, Tonut, Melli, Ricci, Procida. Coach: Pozzecco.
    TURCHIA: Sanli, biberovic, Tuncer, Osmani, Sipahi. Coach: Ataman.

    20:25
    Italia e Turchia in campo
    Le due formazioni fanno il loro ingresso sul parquet della Vitrifrigo Arena: ora gli inni nazionali e poi si alzerà il sipario sulla prima gara degli azzurri valevole per la qualificazione agli Europei del 2025.

    20:22
    Italia-Turchia, ancora pochi minuti e si parte
    Mancano meno di 10 minuti alla palla a due tra gli azzurri e la squadra di coach Ataman. Che atmosfera alla Vitrifrigo Arena di Pesaro!

    20:15
    Italia, le parole di Pozzecco nel pre-partita
    “So bene quanto Pesaro viva di basket, qui si viene sempre molto volentieri e come Nazionale sapevamo che saremmo stati accolti con entusiasmo e passione”, sottolinea il coach dell’Italbasket. Domani per la prima volta in panchina non sarà con noi Charlie Recalcati: tutti sanno quanto io sia legato a lui, una delle persone più importanti della mia carriera. La decisione l’abbiamo dovuta prendere perché anche in ottica Olimpiadi era necessario asciugare un po’ lo staff tecnico. Vivrò il passaggio di consegne tra Gigi e Nik ma non sono preoccupato perché certamente è assicurata la continuità da due professionisti che sono così legati alla maglia Azzurra. La Turchia sarà un avversario non semplice, è un’ottima squadra ed è allenata magnificamente da Ergin Ataman, uno dei migliori coach a livello europeo di tutti i tempi. La partita sarà complicata ma mi fido dei miei giocatori e sono sicuro che faremo una grande partita”.

    20:10
    Italia-Turchia, i precedenti
    Le due nazionali si sono sfidate in 58 occasioni, con il bilancio nettamente a favore degli azzurri: 47 vittorie a 11. L’ultimo confronto diretto tra le due compagini risale alla scorsa estate quando, al torneo di Trento, i ragazzi di Pozzecco si sono imposti 90-89 dopo un supplementare. 

    20:03
    Italia-Turchia, dove vedere la partita in tv e in streaming
    Il match tra Italia e Turchia, valevole per la prima giornata delle qualificazioni agli Europei del 2025, si disputerà oggi (giovedì 22 febbraio) alle ore 20:30. La sfida sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Arena (canale 204) e in diretta streaming su SkyGo, Now e DAZN.

    20:01
    Turchia, i convocati di coach Ataman
    I giocatori scelti dal tecnico turco per la sfida contro gli azzurri di Pozzecco:
    Omer Can Ilyasoglu (n.1, Mega Mis Beograd), Sehmus Hazer (n.2, Fenerbahce), Tarik Biberovic (n.3, Fenerbahce), Sertac Sanli (n.5, Fenerbahce), Yigitcan Saybir (n.9, Turk Telekom), Melih Mahmutoglu (n.10, Fenerbahce), Erten Gazi (n.11, Anadolu Efes), Sadik Emir Kabaca (n.12, Galatasaray), Okben Ulubay (n.13, Turk Telekom), Furkam Haltali (n.14, Pinar Karsiyaka), Berk Ugurlu (n. 17, Besiktas), Bugrahan Tunce (n.19, Galatasaray), Kerem Konan (n.20, Besiktas), Ercan Osmani (n.24, Anadolu Efes), Kenan Sipahi (n.25, Pinar Karsiyaka), Erkan Yilmaz (n.33, Anadolu Efes).

    20:00
    Italia, i convocati di coach Pozzecco
    I giocatori chiamati dal coach azzurro per la partita contro la Nazionale turca:
    Marco Spissu (n.0, Reyer Venezia), Niccolò Mannion (n.1, Varese), Stefano Tonut (n.7, Olimpia Milano), Nicolò Melli (n.9, Olimpia Milano, Capitano), Diego Flaccadori (n.12, Olimpia Milano), Amedeo Tessitori (n.16, Reyer Venezia), Giampaolo Ricci (n.17, Olimpia Milano), Matteo Spagnolo (n.18, Alba Berlino), Giordano Bortolani (n.22, Olimpia Milano), Guglielmo Caruso (n.30, Olimpia Milano), Achille Polonara (n.33, Virtus Bologna, Vice Capitano), Luca Severini (n.40, Tortona), Gabriele Procida (n.50, Alba Berlino), Alessandro Pajola (n.54, Virtus Bologna), John Petrucelli (n.77, Brescia).

    Vitrifrigo Arena, Pesaro LEGGI TUTTO

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    Procida: “Italbasket, è come una vacanza. Alla Nba non penso ancora”

    Gabriele Procida cresce bene a Berlino, dove il suo spazio è in aumento. Per chiarire: 8,6 punti (unica pecca il 29% da tre) e 1,7 recuperi in 18’ di media in Eurolega; 9,6 punti, il 40,5% da 3, 1,5 assist e 1,2 recuperi in Bundesliga. La scelta n. 36 al draft Nba 2022 ha visto i suoi diritti passare a Utah nello scambio per Simone Fontecchio a Detroit. E siccome e destino sembrano legati a Fonte, in assenza di Simone impegnato nella Nba, Gabriele può avere più spazio nella Nazionale da domani impegnata nelle qualificazioni a Euro 2025.
    Gabriele, che effetto fa essere confermato in Nazionale? «Grandissimo piacere. Poi c’è tanta gente che ora è in pausa invece a me piace allenarmi. Per di più qui a Pesaro è come una vacanza, è bello condividere tutto con questi ragazzi. Siamo davvero uniti».
    L’assenza di Fontecchio può aprirle maggiori spazi nelle 2 gare. «Lo spazio è una cosa che mi devo guadagnare con il lavoro in palestra, negli allenamenti e nei minuti a disposizione».
    La stagione dell’Alba Berlino? «Per me individualmente bene. Mi ero ripromesso di essere più continuo durante la stagione, di portare sempre contributo alla squadra in partita anche se non segno, rendendomi sempre pronto in difesa. Sono sulla buona strada. Per il resto la stagione è un po’ difficile in Eurolega e anche in campionato stiamo faticando, ma sono sicuro che ci riprenderemo per i momenti chiave».
    Il doppio impegno pesa, come si gestisce? «Riposandosi quando c’è il tempo, ma io più resto in palestra, più sono dentro il ritmo partita. Nei miei giorni liberi vado comunque in palestra a tirare e lavorare su fondamentali, mi trovo bene nel tenermi sempre attivo».
    Di recente i suoi diritti Nba sono stati ceduti a Utah nello scambio con Detroit per Fontecchio. Che ne pensa? «Sono contento: da quello che mi hanno detto e anche parlando con Simone, Utah è una franchigia super, con grande storia dietro e organizzazione ben curata e molto seria. Ma Alla Nba in realtà non penso più di tanto, non la vedo vicinissima c’è ancora tanto da lavorare e da provare a me stesso».
    Prima parlava della difesa. «Molto meglio, voglio essere più importante anche in difesa, è il punto fermo da cui partire. Mi sento più sicuro e più stabile, penso di essere molto più solido». Due italiani a Berlino, lei e Spagnolo. «Essere con Matteo aiuta molto, però fuori dal campo ci frequentavamo di più all’inizio, da quando c’è l’Eurolega, il tempo è ridottissimo».
    Non le manca l’Italia, la famiglia? «Mi sono adattato, però chiaramente ci sono momenti in cui genitori e amici mancano e poi il clima Berlino non è dei migliori. Però ormai mio terzo anno fuori casa, il secondo all’estero. È la mia vita, un lavoro che è passione».
    Il tempo libero? «Gioco un po’ alla Play Station online con gli amici in Italia, ascolto un po’ di musica, soprattutto americana e spagnola. Il pomeriggio faccio un’oretta di sonno per riprendere energie. Al mattino alle 9 sono in palestra. Poi qualche esercizio di stretching. E la sera cucino, piatti semplici, ma faccio io».
    Torniamo alla vita a Berlino. «È una metropoli cosmopolita, ci sono tante cose da fare, tanti ristoranti italiani come dicono loro “autentici” perché sono di italiani. E si mangia bene. In squadra poi l’ambiente è molto familiare. E l’etica del lavoro che c’è è una grande cosa a nostro favore, tutti pronti a farti migliorare a rispondere a tue esigenze».
    Subito la Turchia a Pesaro, gara chiave per le qualificazioni. «Come le altre volte importante è andare in campo a divertirci, a giocare assieme come sappiamo fare. Abbiamo tanto talento in attacco e dobbiamo trovarci bene tra noi, avere tanta grinta. A Pesaro sarà stupendo con il grande palazzetto in una città di basket.»
    Che ricordo le ha lasciato il Mondiale? «La partita con la Serbia: essere lì, far parte del gruppo anche se non ho giocato, vedere Simone dal vivo, la felicità a fine partita. Come se avessimo vinto noi il Mondiale. E poi Manila: i filippini mi hanno impressionato per la gentilezza estrema, la disponibilità, l’entusiasmo. Ho incontrato solo persone d’oro».
    In estate ci sono le Olimpiadi. «Un sogno grande, sì. Immagino un’esperienza fantastica. Però prima abbiamo il Preolimpico a Porto Rico. Penso sia possibile, ma allo stesso tempo molto difficile». LEGGI TUTTO

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    “Basket e fede. Amo già l’Italia”: alla scoperta di Rayjon Tucker

    TORINO – Contro la corazzata di Eurolega c’è un ragazzo su cui l’Eurolega ha messo gli occhi addosso. Ma Rayjon Tucker alla prima stagione europea ha scoperto di amare l’Italia e l’incanto sul mare. Mvp di dicembre in A, della 20ª giornata, protagonista di schiacciate tonanti, Tucker non è solo muscoli ed energia: 15,5 punti con l’80% ai liberi, il 57% da due, il 42% da tre. Rayjon da Charlotte ha firmato pure il quarto vinto dalla Reyer su Pistoia: 23 punti e 8 rimbalzi. Sarà interessante vederlo alla prova di una difesa d’acciaio, fisica e organizzata. L’abbiamo incontrato in hotel, berretto, sorriso gentile e disarmante   Tucker, impressioni sui primi mesi in Italia e nel basket europeo? «Io amo già l’Italia: la gente è stupenda, i tifosi grandi, il cibo è meraviglioso. E la società, specialmente, mi fa sentire come a casa, attenta a ogni necessità. Il basket, è molto competitivo, il QI è elevato, c’è qualità, fisicità. Perciò questo basket produce così tanti talenti».  Lei si è adattato subito.«Il mio primo anno è stato in Australia e questo mi ha aiutato. Arrivato qui sapevo cosa servisse per aprire il mio gioco, mettere tiri e giocare nel modo giusto. È diverso rispetto all’America, ma è sempre basket.».  In quali aspetti del gioco il nostro basket è così diverso? «La fisicità innanzitutto, devi imparare a giocare con i contatti, a come usare i blocchi ed evitarli in difesa. Sì, è un gioco più fisico. E gli spazi: il campo in America è più largo e i tre secondi difensivi, oltre a quelli offensivi aprono soluzioni diverse, tutto questo contribuisce a costruire tattiche diverse. Poi di là è un basket più dinamico, qui è più gioco di squadra, il tempo è più breve. Quindi i punti pesano di più. Comunque alla fine, contano le basi e l’amore per il gioco».  Lei fisicamente avrebbe potuto giocare a football? «Ho giocato anche a football, ovviamente. E non ho preso seriamente il basket fino alla scuola di decimo grado (sarebbe il secondo anno di superiori ndr). Ma nell’estate verso l’11° grado ho conosciuto Jeff McInnis, che ha giocato 13 anni nella Nba e mi ha fatto innamorare del basket. Jeff mi ha messo la palla in mano e mi ha mostrato cosa servisse. Lui è stato uno dei migliori giocatori senza avere un talento particolare e mi ha illustrato difesa, durezza, energia. E io ho sempre amato le sfide, così ho cominciato a lavorare e ripeto, mi sono innamorato».  Lei ha provato per tre stagioni nella Nba dopo il college ad Arkansas Little Rock.Capitolo chiuso? «Sono uno che cerca di comprendere il presente, concentrato su ciò che si può prospettare. Quindi ora ho in testa di giocare bene qui e provare a vincere un campionato. Sono ancora abbastanza giovane, ho 26 anni. Dunque non penso che la porta sia definitivamente chiusa, ma non è nei miei pensieri. Certo sarebbe bello tornare a casa, per la famiglia e altro. Ma amo l’Italia, questo club e la mio principale obiettivo è Venezia. Il contratto? Ho un anno, ma onestamente penso che potrei restare per almeno un altro o due».  Difficile lasciare casa? «No, io sono una persona molto spirituale. Mi basta pregare, avere una conversazione con Dio per avere fede e fiducia in ciò che sto facendo. Dio è sempre con me, qualsiasi cosa accada».  Non è facile essere spettacolari e così efficienti. E raramente una giocatore grosso tira bene. «Io lavoro molto sul mio basket durante l’estate, su qualsiasi situazione e tiro. Per essere pronto. So di avere limiti, se sei un atleta devi sempre avere la spinta a migliore. Uno dei miei maggiori talenti è andare al ferro e però dove tirare bene per rendere più facile ciò che mi piace davvero».  Ha scelto il numero 59, per un suo amico morto, vero? «Sì, quando ero con i Philadelphia 76ers avevo il 9. Quell’anno il mio amico Terrence Clarke, come un fratello minore, giocava nella Ncaa con il numero 5. Aveva appena deciso di entrare nella Nba, sarebbe stato scelto dopo la stagione a Kentucky. Ma è morto in un incidente stradale a Los Angeles dopo un provino. Per onorarne la memoria ho deciso di combinare i due numeri. Non sapevo se mettere il 95 o il 59. Ne ho parlato con mamma che mi ha ricordato come mio nonno Arthur, a cui ero molto legato, era morto a 59 anni. Lì ho trovato il motivo della scelta».  Lei ha un sacco di tatuaggi. Quanti? E qual è il preferito? «Il conto l’ho perso, il preferito è la scritta “all god all faith all grown”, la sintesi della mia fede: avere fede in Dio ti porta a lavorare per crescere ed essere pronto ad affrontare tutto»  Cosa ama fare fuori dal campo?  «Innanzitutto ballare Mia madre ha una scuola di danza, io ho ballato da quando avevo due anni. Poi ovviamente la musica, la ascolto, la faccio. Rap, il mio preferito è J.Cole. Mi piace la moda, creo vestiti, ho un mio brand che lancerò a breve. E poi leggo la Bibbia e amo dormire».  Social network? «No, cerco e posto cose di basket. Ma per il resto non è realtà, puoi mettere ciò che vuoi e come vuoi, dare una visione diversa da ciò che sei. Puoi manipolare tutto per mostrarti come vuoi essere visto».  Giocatore preferito? «Tutti ovviamente dicono Jordan, LeBron Kobe, il mio da bambino era Kobe. Ma i miei preferiti sono Tracy McGrady, Russell Westbrook, che giocavano duro, Derrick Rosse, Dwyane Wade».  Cosa pensa di Danilo Gallinari che ha scelto Milwaukee, lei ci ha giocato. «Per giocare a quel livello devi essere grande. Milwaukee è una super organizzazione incentrata su Antetokounmpo. Danilo può fare bene e aiutare i Bucks».   LEGGI TUTTO

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    Tamberi show, che schiacciate al “Celebrity Game” dell’Nba

    Marco Tamberi-show anche all’All Star Game dell’Nba in corso ad Indianapolis. Il campione olimpico del salto in alto, alla sua seconda partecipazione all’evento che vede impegnati i più grandi campioni di basket, ha dato spettacolo con un paio di bellissime schiacciate durante la partita “Celebrity Game”.
    Tamberi e la schiacciata sui social
    Il campione marchigiano ha fatto parte della squadra allenata da Stephen A. Smith, dal rapper Lil Wayne e da A’ja Wilson. Per la cronaca la sua squadra è stata sconfitta 100-91 dal team “Shannon”. Il campione italiano, che da ragazzo ha giocato a pallacanestro prima di dedicarsi al salto in alto, ha postato su Instagram una delle sue schiacciate. LEGGI TUTTO