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La Lega aspetta 220 milioni dalle tv ed è pronta a fare causa a Sky, Dazn e Img

I presidenti di serie A aspettano per il 1 maggio 220 milioni dalle tv: è la rata dell’ultimo bimestre di questa stagione. Senza quei soldi molti club sarebbero in serie difficoltà con le banche. La cifra più consistente (130 milioni più Iva) spetta a Sky, il resto alle altre emittenti (Dazn e Img per i diritti esteri). Ma pagheranno? Sinora le tv hanno rispettato il contratto ma adesso in Lega sono fortemente preoccupati, e temono che le tv non tirino fuori un centesimo visto che il campionato è stato fermo dal 9 marzo (ultima partita giocata, Sassuolo-Brescia). Già in una delle ultime assemblee c’erano stati toni durissimi nei confronti di Sky che aveva chiesto uno sconto per la prossima stagione (cifra che oscilla fra i 100 e i 190 milioni di euro circa, a seconda di quando, e se, ricomincerà il campionato). “Che rispettassero il contratto e basta” sostenevano i presidenti, parole forti soprattutto da Lotito e De Laurentiis, qualcuno aveva parlato addirittura di “ricatto”. Ma questo riguarda il futuro: i presidenti sono preoccupati anche del presente, di quei 220 milioni che fra pochi giorni potrebbero mancare in cassa e si aggiungerebbero ai mancati incassi da due mesi . Tanto che adesso stanno studiando azioni legali nei confronti delle tv, con ingiunzioni di pagamento. Ma Dal Pino-De Siervo, i due manager vengono dal mondo delle tlc, sanno benissimo che non possono rinunciare ad un partner come Sky (ha investito qualcosa come 7 miliardi nel calcio italiano) e ora versa 750 milioni all’anno alla Lega. Chi potrebbe sostituire la pay tv made in Usa? In Lega si fa di nuovo il nome di Mediapro: sembra che il colosso spagnolo-cinese voglia rifarsi sotto. Ma sarebbe in grado, di questi tempi, di offrire 1 miliardo e 400 milioni all’anno?

Sul fronte tv si potrebbe aprire un altro fronte caldo: in Inghilterra, il Premier Boris Johnson ha detto che quando riprende la Premier League (forse dall’8 giugno) lui si augura di vedere tutte le 96 partite in diretta e in chiaro (i diritti per il pay sono di Sky Sports e Bt). E questo per evitare che i tifosi si ammassino nei pub. Stessa posizione de ministro Spadafora, che aveva già avuto un durissimo scontro con la Lega e con Sky. Anche lui vuole le partite in chiaro, sulla Rai: i bar saranno riaperti per i primi di giugno, come garantire il distanziamento sociale? Ma la Lega aveva già risposto a Spadafora, “che il governo faccia un decreto”. Decreto che non è mai stato fatto. Ma come la prenderebbe Sky di una decisione del genere che andrebbe contro il contratto?

La Lega si muove si muove intanto su vari piani, come forme alternative di finanziamento: la speranza è di riprendere questa stagione terribile. Per quanto riguarda i tamponi, ancora introvabili o quasi in tante Regioni, ecco che Dal Pino-De Siervo sarebbero disposti a regalarli alla comunità. Un tampone ad un calciatore e 3 o 5 in regalo ai cittadini. Un modo per dimostrare che i calciatori non sono dei privilegiati.

Barelli vara una manovra da 4 milioni per le società di nuoto
La Federazione Italiana Nuoto, su indicazione del presidente Paolo Barelli, ha pianificato una manovra di sostegno di 4 milioni di euro per sostenere le attività delle associazioni e società sportive affiliate colpite dalla drammatica emergenza economica prodotta dal diffondersi del coronavirus.
Tali misure eccezionali sono conseguenti a una revisione completa delle attività e al contenimento dei costi, che coinvolgono tutte le componenti federali, nella volontà di affiancare le società specialmente nel momento della ripresa. Nei limiti delle proprie competenze e delle possibilità di un bilancio federale fortemente provato dalla pandemia, il piano di supporto studiato dal consiglio federale intende integrare le auspicate risorse e misure urgenti dichiarate dal Governo per compensare i gravi danni causati dalla paralisi dell’operatività impiantistica e per favorire la ripresa delle attività sportive a vantaggio sia dei cittadini praticanti sia degli atleti di interesse nazionale.

Settore giovanile, il piano di Tisci per la ripartenza
Si è svolta la riunione del consiglio direttivo del Settore Giovanile e Scolastico, un appuntamento rimasto nel calendario delle attività SGS, nonostante il particolare momento di emergenza. “E’  un momento molto particolare, che ci impone uno sforzo in termini di responsabilità – ha dichiarato Vito Tisci, presidente del Settore – e deve inoltre portarci a profonde riflessioni riguardo il nostro sistema. Nell’attenerci alle disposizioni degli organi competenti, abbiamo in ogni caso l’opportunità di valutare alcuni aspetti delle attività giovanili, come i format delle nostre competizioni, nell’ottica di un ulteriore sviluppo in termini qualitativi di ciò che proponiamo ai nostri tesserati”. Dopo le comunicazioni del presidente Tisci, il segretario Di Gioia ha relazionato i membri del Consiglio Direttivo in merito a quanto attivato riguardo la formazione in un periodo in cui le attività sul campo sono ferme, nell’ottica di quella che in futuro sarà una vera e propria ripartenza.

Il Settore Giovanile e Scolastico ha sviluppato, e sta tutt’ora portando avanti, un programma formativo concentrandosi su tre obiettivi fondamentali – la formazione interna rivolta ai tecnici e ai delegati SGS, quella relativa all’Area di Sviluppo Territoriale e i focus e gli approfondimenti realizzati per gli atleti e le famiglie –  che si affiancano al necessario ascolto e alla costante vicinanza alle società, condotta in primis dai Coordinatori Federali. Da un lato è stato programmato #CONFRONTIAMOCI un fitto calendario di incontri per un confronto diretto sulle qualità e le competenze trasversali necessarie per formare le giovani generazioni, partendo dalle esperienze dirette degli stessi protagonisti. Allo stesso modo è stato attivato un programma a distanza riservato agli staff dell’Area di Sviluppo Territoriale e a tutti i collaboratori SGS che ha come scopo il trasferimento dei concetti affrontati alle società del territorio, punto di caduta di un programma tecnico che mira a esportare il proprio know how  all’interno dei club e, quindi, a ricaduta sui giovani tesserati. Medesimo approccio per quanto attiene la parte educativa della missione del Settore Giovanile e Scolastico, attraverso la campagna formativa #NOIGIOCHIAMOINCASA, che che si traduce in una serie di indicazioni di carattere educativo per restare in contatto con gli atleti e le loro famiglie.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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