Sarà un cambio di sport, o forse solo uno spot, ma certamente quella di Johannes Klaebo è una trovata che fa sensazione. Il campionissimo norvegese dello sci di fondo, tre volte campione olimpico, tre ori mondiali e vincitore di due Coppe del mondo generali, specializzato nelle sprint, passa al ciclismo. Solo d’estate, s’intende: «Sono fiero e onorato di avere questa possibilità – ha scritto su Instagram – ma non preoccupatevi, il mio sport resterà sempre lo sci di fondo. In realtà, grazie a questo accordo spero che possa nascere uno scambio reciproco di esperienze e che tanto io quanto i membri del team ciclistico possiamo diventare atleti migliori».
L’accordo è con la Uno-X Development, gruppo norvegese della categoria ProTeams, la serie B del ciclismo. Allenarsi su strada, competere in qualche gara in Scandinavia e poi tornare, d’inverno, alla neve e alla sfide con Federico Pellegrino sulle distanze più brevi. Il programma di Klaebo è semplice e ambizioso, e anche piuttosto ben retribuito: lo scambio di sport gli varrà 400 mila euro a stagione per cinque anni. Un contratto clamoroso per la categoria in cui è il team. Ma per Klaebo, che ad appena 23 anni è ormai il nuovo re del fondo, nulla è impossibile. Ed è una storia, la sua, che ricorda da vicino quella di Maria Canins, la leggendaria mamma volante della val Badia, quindici titoli italiani nel fondo e poi campionessa assoluta nel ciclismo, all’alba dello sviluppo del movimento femminile, con le sue vittorie al Giro (1988) e al Tour de France (1985 e 1986).
