in

Ciclismo, Giro d'Italia: a Novi Ligure vince Ewan, Viviani è quarto e si ritira

NOVI LIGURE – Nelle terre di Fausto Coppi e Costante Girardengo è Caleb Ewan a festeggiare. Tutti aspettavano il primo acuto di Elia Viviani ma l’undicesima tappa di questo Giro disegnato per i velocisti (almeno nella prima metà del percorso) risulta ancora indigesta all’azzurro, quarto al traguardo di Novi Ligure e alla sua ultima recita in questa corsa Rosa. A fine tappa l’annuncio del ritiro. Bravissimo l’australiano, al suo secondo successo: la stoccata su un indomito Ackermann, quindi la capacità di tenere sul tentativo in extremis della nuova maglia ciclamino, Arnaud Démare. Una volata particolare, fortemente condizionata dal vento che sfilava forte sul lunghissimo rettilineo finale in senso opposto rispetto alle ruote veloci del gruppo: l’australiano ha atteso il momento giusto per partire e ha blindato così la vittoria. Si trattava forse dell’ultima chance per gli artisti dello sprint, la frazione con l’arrivo a Santa Maria di Sala potrebbe regalare un’ulteriore volata ma molto dipenderà dalla conta dei superstiti.

Per la carovana è giorno di ricordi e anniversari. San Zenone al Po, sede del primo traguardo volante di giornata, ha dato i natali a Gianni Brera, monumento del giornalismo italiano: il Giro lo omaggia a cento anni dalla nascita, Démare fa altrettanto prendendosi il quarto posto alle spalle dei tre fuggitivi e scavalcando Ackermann nella graduatoria della maglia ciclamino. L’arrivo a Novi Ligure è invece l’occasione per una doppia celebrazione: quella di Fausto Coppi, nato da queste parti cento anni fa, e di Costante Girardengo, altra leggenda del ciclismo italiano. Sui natali di Coppi resta viva una diatriba tra Novi Ligure e Castellania, che a marzo ha addirittura cambiato denominazione diventando Castellania Coppi.

L’azione del giorno è quella dei soliti tre, già in fuga insieme nella quarta e nell’ottava tappa: Cima-Frapporti-Maestri, un terzetto ormai inossidabile a rappresentare la Nippo-Vini Fantini-Faizané, la Androni e la Bardiani. Un’avventura durata fino a 25 chilometri dal traguardo, prima dell’inevitabile riassorbimento. I tre erano già saldamente in testa alla classifica che tiene conto dei chilometri trascorsi in fuga: alla firma del foglio di partenza, quindi in anticipo rispetto al tentativo odierno, erano già 620 per Frapporti, 564 per Cima e 374 per Maestri.

Tutto apparecchiato per la volata, con la Lotto in maniera indefessa al servizio di Ewan. De Gendt fa il lavoro di tre o quattro gregari, Viviani trasmette sensazioni positive per la capacità di stare nelle prime posizioni del gruppo, sempre ben protetto dagli uomini della Deceuninck. Al via non si era presentato Moschetti dopo la caduta di ieri, mentre Pascal Ackermann è andato oltre il dolore e le escoriazioni che ne dipingono il corpo più di quanto faccia la divisa della Bora-Hansgrohe. Il tedesco è il primo big ad attaccare nel rettilineo di Novi Ligure, con il gruppo tutto raccolto sulla destra per evitare il vento. Viviani non sfrutta la ruota di Sabatini ma decide di battezzare quella di Ewan, non avendo però la gamba per stare fino in fondo con lo sprinter australiano, che supera Ackermann e tiene sul rientro rabbioso di Demare. “Ero felicissimo al foglio firma ma in gara c’è sempre qualcosa che non va, ci abbiamo provato, il quarto posto di oggi conferma che c’è qualche problema”, confessa Viviani a fine corsa ai microfoni della Rai prima di annunciare il ritiro da questa corsa rosa: “Il mio Giro finisce oggi, devo ritrovare serenità, staccare la spina e preparare al meglio la seconda parte di stagione: è inutile continuare a cercare qualcosa che non arriva”. Non ha di questi problemi Ewan, che va a casa come Viviani ma con un sorriso raggiante, né tantomeno Valerio Conti, ancora in rosa, e probabilmente lo sarà anche al traguardo di domani, quando il Giro omaggerà ancora una volta Fausto Coppi con una Cuneo-Pinerolo lontanissima parente di quella che consegnò il Campionissimo alla leggenda nel 1949.

Ordine d’arrivo 11^ tappa (Carpi-Novi Ligure, 221 km)
1. Caleb Ewan (Lotto Soudal) 5h17’26”
2. Arnaud Démare (Groupama-FDJ) s.t.
3. Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) s.t.
4. Elia Viviani (Deceuninck-Quick Step) s.t.
5. Davide Cimolai (Israel Cycling Academy) s.t.
6. Simone Consonni (UAE Team Emirates) s.t.
7. Ryan Gibbons (Team Dimension Data) s.t.
8. Giacomo Nizzolo (Team Dimension Data) s.t.
9. Jakub Mareczko (CCC Team) s.t.
10. Sean Bennett (EF Education First) s.t.
Classifica generale
1. Valerio Conti (UAE Team Emirates) 45h02’05”
2. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +1’50”
3. Nans Peters (AG2R) +2’21”
4. José Rojas (Movistar) +2’33”
5. Fausto Masnada (Androni-Sidermec) +2’36”
6. Andrey Amador (Movistar) +2’39”
7. Amaro Antunes (CCC Team) +3’05”
8. Valentin Madouas (Groupama-FDJ) +3’27”
9. Giovanni Carboni (Bardiani) +3’30”
10. Pello Bilbao Lopez (Astana) +3’32”


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


Tagcloud:

Licenza ufficiale DC sui nuovi caschi HJC

Roland Garros: Il programma completo di Giovedì 23 Maggio