IN EVIDENZA

Allianz Powervolley: Milano batte Modena 3-1. Ma che fatica!
Modena – La Allianz Powervolley Milano, nella gara della vigilia del terzo turno dei playoff 5° posto andata in scena nel pomeriggio al PalaPanini di Modena contro la Leo Shoes, batte la formazione di casa per 3-1 ( 22-25, 20-25, 27-25, 24-26).Milano così conquista i primi tre punti del girone e si porta a quota 7 in classifica dopo tre partite e tre vittorie consecutive. Risultato più che soddisfacente per Piano e compagni soprattutto se si considera che la vittoria di oggi contro Modena è la terza in questa stagione. Milano, però, che a Modena è scesa in campo con il sestetto leggermente modificato rispetto le gare precedenti ha dovuto soffrire le cosiddette sette camicie per avere la meglio sulla formazione di coach Giani scesa anch’essa in campo con il sestetto privo di giocatori del livello di Vettori , Mazzone e Karlitzek.CronacaPrimo set: parte subito bene Modena che si porta sul 6-3 co Rinaldi e Bucheggher costringendo Piazza al primo time out discrezionale. Al rientro Milano con Piano prova a ricucire e si porta a -1(6-5), ma Modena reagisce immediatamente e fa con Petric 11-7. Break con il quale Modena tiene Milano a debita distanza sino al 20-20 quando Maar al sevizio dai nove metri con due ace consecutivi fa 20-22 e lancia lo sprint verso il 22-25 finale con muro di Kozamernik.Secondo set: parte bene Milano che con Maar e Patry si porta sul 5-7. Modena però con Petric impatta 7-7 e da qui si comincia a giocare punto a punto sino al 18-19 di Urnaut e tempo Giani. Alla ripresa Milano con l’ace di Sbertoli ha il primo doppio vantaggio e Giani ferma per correre ai ripari, ma Milano con il muro di Kozamernik, il quarto per lui, fa 20-23 ed anticipa il muro del 20-24 di Patry cui segue il 20-25 dello stesso Kozamernik che chiude il set.Terzo set: parte ancora bene Milano che dopo il primo doppio vantaggio 5-7 con Kozamernik allunga ancora 6-9 e con Piano fa +4 (7-11) e tempo Giani. Al rientro Petric prova a ricucire 14-16 ma Milano non ci sta e si riporta a +4 (14-18) e poi con Maar fa 15-19. Modena riprova a ricucire con l’ace di Petric 18-21 e favorita da una serie di errori di Milano in attacco ed al servizio con Rinaldi fa 22-23 e tempo Piazza per far recuperare lucidità ai suoi. Al rientro però Petric impatta 24-24 e chiude poi 27-25.Quarto set: parte bene Milano 0-2 muro di Maar. Modena però impatta e sorpassa con Stankovic 4-3. Da qui si riprende a giocare punto a punto sino 9-7 e tempo Piazza. Alla ripresa due punti consecutivi di Basic fanno 10-12 e tempo Giani. Milano ritorna in campo decisa a chiudere e con un ritrovato Maar fa 14-17. Modena non ci sta e prova a ricucire con Rinaldi 17-19 prima del pareggio di Christenson dai nove metri 20-20. Da qui si gioca nuovamente punto a punto sino ai vantaggi che vanno a Milano grazie a Maar che prima fa 24-25 e poi a muro chiude 24-26.TabellinoLeo Shoes Modena – Allianz Powervolley Milano: 1 – 3 (22-25, 20-25, 27-25, 24-26)Leo Shoes Modena: Rinaldi 12, Petric 18, Porro 0, Sanguinetti 3, Stankovic 3, Grebbenikov(L), Christenson 2, Karlitzek 2, Bossi 7, Buchegger 15, Golini 0. N.e.: Estrada Mazorra, Vettori, Mazzone. All. Andrea Giani.Allianz Powervolley Milano: Basic 9, Kozamernik 11, Daldello 0, Sbertoli 3, Maar 20, Patry 15, Piano 11, Ishikawa 0, Urnaut 1, Pesaresi(L),: N.e.: Staforini(L), Weber, Meschiari, Mosca. All. Roberto Piazza.MVP: PatryArbitri: Zavater – Rolla. Terzo arbitro: Bolici. LEGGI TUTTO



Kim Yeon-Koung torna in Corea: giocherà ancora nelle Pink Spiders
Di Redazione Le tante voci sul futuro di Kim Yeon-Koung sono destinate a essere smentite: la fuoriclasse coreana ha deciso di tornare a vestire la maglia delle Heungkuk Life Pink Spiders, come aveva già fatto nella stagione 2020-2021. Per poter rientrare a giocare nel campionato di casa, in realtà, Kim non aveva altra scelta: da regolamento, il contratto con la società di Incheon doveva essere onorato per un altro anno prima di passare eventualmente a un’altra squadra della V.League. Evidentemente il desiderio dell’ex stella della nazionale di tornare a casa era più forte delle importanti offerte ricevute dall’estero e anche dei dissapori con la società che avevano segnato il suo addio nel 2021, per passare allo Shanghai. “Non vedo l’ora di incontrare i tifosi coreani nel nuovo palazzetto di Incheon – sono state le prime parole di Kim – è un peccato che a causa del Covid abbia dovuto giocare a porte chiuse quando sono tornata la prima volta, ma ora voglio mostrare il mio lato migliore di persona. Mi preparerò al meglio con le mie compagne di squadra per portare un po’ di gioia ai tifosi“. (fonte: Instagram HK Pink Spiders) LEGGI TUTTO



Jannik Sinner, i migliori striscioni alle ATP Finals di Torino
Anche nel terzo match, vinto contro Medvedev, l’accoglienza di Torino per Sinner è stata molto calorosa. Ma come già nelle partite precedenti, oltre ad applausi e cori, per Jannik sono stati tanti gli striscioni esposti dai fan. Dai più classici (come “Forza Sinner” e “Sei il N.1”) ai più curiosi e divertenti (“Vuoi essere mio genero?” o “compra il Toro” mostrato da un tifoso granata”). Ecco una rassegna dei migliori striscioni esposti per il numero uno del mondo in queste Atp Finals
ATP FINALS, TUTTE LE NEWS LEGGI TUTTO


Novak Djokovic: disciplina e dieta, i segreti del successo a 36 Anni
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo
In un mondo dove l’età è spesso un fattore limitante, Novak Djokovic sfida ogni norma. A 36 anni, il serbo, attualmente numero uno del mondo, continua a dominare sul campo grazie a una combinazione di dieta rigorosa, allenamenti intensi e abitudini salutari. La sua dedizione e disciplina sono stati recentemente svelati da Filip Krajinovic, suo compagno di squadra nella selezione serba, durante un’intervista nel podcast Alesto.
Krajinovic rivela che Djokovic segue una dieta speciale, soprattutto quando si trova in ritiro con la nazionale serba. “È molto disciplinato,” dice Krajinovic. Djokovic spesso consuma cibi diversi rispetto ai suoi compagni di squadra, a seconda delle sue esigenze nutrizionali di quel giorno. Tuttavia, non è raro che condivida i pasti con il resto della squadra quando le circostanze lo permettono. Questa flessibilità, unita alla rigorosità, è una delle chiavi del suo successo sostenuto.
L’atleta non si limita solo alla dieta. Il suo approccio al riposo e al recupero è altrettanto metodico. Nonostante le numerose responsabilità e impegni, Djokovic sa come gestire il suo tempo e il suo corpo. “Novak non è un mattiniero, ama dormire,” confessa Krajinovic. Le sue giornate sono lunghe e piene, ma riesce a mantenersi fresco e concentrato.
La determinazione e la convinzione di Djokovic nel suo metodo sono evidenti. Krajinovic, con ammirazione e forse un pizzico d’incredulità, aggiunge: “Non so dove sia il suo limite. Se mi dicessi che giocherà fino a 40 anni, direi di sì. È incredibile!”
Il caso di Djokovic è un esempio luminoso di come la disciplina, abbinata a un’attenta gestione della dieta e del riposo, possa estendere la longevità di un atleta d’élite. Nel tennis, dove i riflessi e la resistenza fisica sono cruciali, la sua continua supremazia non è solo un tributo al suo talento, ma anche alla sua intransigente dedizione al benessere personale. Djokovic continua a stupire e a ispirare, dimostrando che l’età è solo un numero, e che i veri campioni sanno come adattarsi e prosperare, indipendentemente dagli anni.Marco Rossi LEGGI TUTTO

Marc Marquez: “Non posso commettere certi errori”
ROMA – “Sono molto felice oggi perché la spalla stava meglio rispetto a ieri. Purtroppo ho avuto un incidente, sembrava qualcosa di più grave ma è in realtà stato un incidente da nulla, quindi sto bene, ma questo dimostra che bisogna rimanere concentrati al 100% perché non c’è spazio per piccoli errori con le mie condizioni […] LEGGI TUTTO
MOTORI
Valentino Rossi e il ricordo da brividi per Maradona: “Mi prese la mano e la baciò…”
Formula 1 Gp Las Vegas, orario e dove vedere la gara in tv e in streaming
MotoGp, la scelta di Vinales a sorpesa: perché c’entra Jorge Lorenzo
Valentino Rossi fischiato al Galà della MotoGp: Marc Marquez costretto a intervenire. Cos’è successo





